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Domenica mattina.

Creato il 21 ottobre 2013 da Criromano
Domenica mattina.E' domenica mattina e siamo in giro a far foto.
Siamo appena fuori Milano, eppure la calma di questa domenica, l'aria fumosa della campagna circostante, gli stormi di uccelli che volano sopra di noi disegnando curiose geometrie, ci proiettano in una dimensione ben lontana dal frastuono della città.
I contorni del paesaggio che lentamente sfumano nella nebbia leggera, la nuvola di foglie gialle che incornicia la strada, il naviglio pavese che scorre lento, l'acqua incanalata in una piccola diga artificiale dagli ingranaggi ormai arrugginiti, contribuiscono a creare un'atmosfera surreale, quasi il tempo si fosse fermato.
Solo il sommesso rombare delle auto, in lontananza, sembra voglia riportarci alla realtà.
Di fronte a noi sorge una vecchia fabbrica dismessa.
L'edificio in mattoncini rossi sbiaditi dal sole e l'intonaco eroso dalle intemperie, le finestre chiuse, oscurate in alcuni punti, e la piccola ciminiera che svetta scura e solitaria nel cielo grigio raccontano la storia di un tempo passato.
E ti fermi a pensare a quante storie sono racchiuse in quelle mura, a quanti sogni e a quante vite sono passate di qui.
Un piccolo edificio di mattoncini rossi che racconta la storia di uomini e donne che hanno lavorato in questo paese e per questo paese; la storia di una generazione che, spesso, ha dovuto lasciare la propria terra, di una generazione che ha sofferto e ha combattuto per i propri diritti.
Se chiudi gli occhi ti sembra quasi di poterle sentire quelle storie, di poter percepire i pensieri e le sensazioni di chi, ogni mattina, scrutava malinconico il paesaggio da quelle piccole finestre quadrettate.
Gli stessi alberi ammantati di giallo, lo stesso fiume lento, lo stesso cielo fumoso di questa domenica di fine ottobre.
Foto di Andrea Sanfilippo 
www.agsanfilippo.eu

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