Domenica mattina sul Lago di Garda

Ci sono ancora tante cose da raccontare del Write My Wedding Tour. C’è la densissima giornata di domenica, il vero e proprio tour per il Garda, 12 ore concentrate di amore e bellezza. Amore e bellezza di questi luoghi. Oltre a trascrivere un po’ del diario di bordo di quel giorno, darò dei consigli per i miei sposi non convenzionali. Cosa scegliere se… si è amanti della storia e della letteratura.

Domenica Mattina:

Veronica ed io ci svegliamo. E’ una bellissima giornata, fa addirittura caldo. Docciate, vestite e colazionate, ci presentiamo presentiamo all’appuntamento. Anzi, siamo anche in anticipo. Perdiamo un po’ di tempo nel tentativo di un autoscatto decente.

Al porto prendiamo un motoscafo di Consolini Boats Service. A Roma diciamo: “Ti dico fermate!” Fermati, per capire la bellezza, la comodità, l’eleganza e la funzionalità di viaggiare per il Lago in motoscafo. E che motoscafo. Ero già stata ad aprile in quelle zone ed ero rimasta impatanata nel traffico. Sirmione (BS) non l’avevo nemmeno vista, mi ero fermata all’inizio del paese, a causa della lunga fila. Il motoscafo ti permette di sognare, di sentirti un po’ VIP (con un prezzo ragionevole e decisamente abbordabile) e di girare per i paesini a ridosso del lago godendo il paesaggio ed i colori, senza vedere le onnipresenti automobili.  Passiamo di fronte la Domus di Catullo. Quante cose che imparo in una giornata sola, Catullo era di Verona e questa immensa casa romana costruita tra il I sec a.C e il I secolo d.C un tempo conteneva tombe, mosaici, botteghe e delle terme. Si sa che i romani erano degli amanti del benessere. Oggi questo splendido luogo archeologico è location per i servizi fotografici di sposi e non. Che tipo di sposi non convenzionali ci vedo io? Gli inguaribili romantici, coloro che come me, amano la letteratura, le parole, i luoghi che trasudano storia in cui le pietre raccontano. E’ un luogo anche dell’immaginazione, dell’indefinito, gli scavi non sono ancora terminati,  l’immaginazione leopardiana vi guiderà per viverne la magnificenza.

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.

(Odio e amo. Per quale motivo io lo faccia, forse ti chiederai.)

Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

(Non lo so, ma sento che accade, e mi tormento.)

Catullo

Arriviamo a Lazise (VR). Continuo a sentirmi speciale. Scendiamo proprio di fronte alla Dogana Veneta e ci sono Silvia e Stefano ad accoglierci. La Dogana Veneta è un immobile di proprietà del Comune. All’inizio del XVII secolo l’edificio ospitava la dogana della repubblica di Venezia, con il compito di controllare e far pagare dazio per le merci che entravano ed uscivano nei territori governati dalla Serenissima. prima di accedere al porto, le barche dovevano passare sotto i grandi archi della facciata, per poi attraversare il possente edificio. Nel 2006 è stata restaurata valorizzando l’edificio, e offrendogli una nuova vita.

Proprio perché edificio del Comune, è possibile sposarsi dentro la Dogana Veneta, là, dove un tempo scorreva l’acqua e fluttuavano le barche mercantili. Una grande sala con finestre direttamente sul Lago di Garda. Una location esclusiva che valorizza il territorio e la storia.

Lo staff della Dogana Veneta è giovane e dinamico. Riceve 1200 richieste l’anno, realizza matrimoni, eventi aziendali e eventi per l cittadinanza e l’impresa di Lazise e dintorni. In un mondo, quello del wedding, generalmente ingessato, in Dogana Veneta troverete dei professionisti con idee fresche, pronti a capire e ad accogliere il nuovo mercato, a prendere per mano delle wedding blogger se ce ne fosse il bisogno, per mostrare loro uno spazio di grande valore e di grande identità del territorio.

Io rimarrei ancora a navigare nelle placide acque del Garda, ma ci attendono a pranzo e si cambia panorama. La prossima tappa sono le colline moreniche del mantovano.