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Domenica ti porto al mare 2

Da Drittorovescio
DOMENICA  TI PORTO  AL  MARE   2
... Continuava a piovere, tuonava e fulmini saettanti squarciavano il cielo, ma Lara stava bene, benissimo. Con tutta quell'acqua che le era entrata fino alle ossa, che le aveva ridotto i capelli ad un insieme di mazzetti appiccicati al viso, che le aveva sciolto parzialmente il trucco, che lavava via la sua tristezza e tante paure, lei stava meravigliosamente bene.
Fabio la fece scendere a terra e la trattenne dolcemente per la mano dirigendosi verso la macchina parcheggiata poco lontano. La costrinse poi ad asciugarsi i capelli con un telo da mare e glielo fece avvolgere intorno alle spalle, perchè non prendesse troppo freddo con quel vento che sconquassava anche il mare.
Lara sorrideva, non riusciva a smettere di sorridere: Sapeva che se avesse cambiato espressione avrebbe cominciato a piangere di commozione e gratitudine e Fabio forse non avrebbe capito. Sapeva che se avesse tentato di parlargli non avrebbe trovato parole abbastanza adatte e preferì sorridere per non essere fraintesa.
Decisero per un pasto leggero in un piccolo locale gestito da pescatori e gustarono un menù a base di pesce veramente delizioso.  I loro gesti rimanevano impacciati e le parole a volte non venivano, ma per loro parlavano gli sguardi.
 Aveva smesso di piovere anche se l'aria rimaneva cupa e carica dell'odore del sale portato dal mare mosso che aveva lasciato sulla spiaggia molte conchiglie.  Fabio ne raccolse una, un piccolo pettine di mare e gliela porse... "Conservala" le disse "ti ricorderà questa tempesta..."
Lara la strinse un attimo e poi la depose delicatamente nella taschina interna della borsetta.
Il tempo stringeva e si doveva rientrare. Mano nella mano si avviarono di nuovo verso la macchina, un po' tristi e controvoglia.
Fabio guidava con andatura  più lenta del solito, quasi volesse allungare il tragitto.
Lara gli raccontò di sé, di alcuni piccoli particolari della sua vita che pochi sapevano. Aveva fantasticato per anni su di lui e adesso che era lì, accanto non riusciva quasi a spiccicar parola e maledisse la sua immensa timidezza ed il suo sentirsi sempre inadeguata...
Fabio la osservava e la  ascoltava attento come se si volesse cacciare bene in testa ogni suo particolare per poterla ricordare quando lei fosse stata lontana...
Gli appariva così fragile, nelle sue paure, con quell'aria da pulcino bagnato che contrastava col suo solito apparire che ne era fortemente stupito.
Arrivarono che era quasi buio e non pioveva più. Fabio le sfiorò la guancia con una lieve carezza e le spostò un ciuffo ribelle. Lara gli sorrise con dolcezza e si lasciò abbracciare... Prima di lasciarla andare via le promise in un soffio "Domenica prossima ci riproviamo... Magari ci sarà un po' più di sereno e di sole..."
Lara si avviò verso casa a passi lenti. Gli stivali avevano un orribile alone bianco lasciato dall'acqua salata.
Sentiva adesso dei brividi lungo la schiena e li attribuì al fresco della sera, ma non ne era convinta.
Ripensò alle capanne dei pescatori, ai pini piegati dal vento, alle onde alte e schiumose... le era sembrato tutto così meraviglioso!
Poi si rese conto che quello che veramente non riusciva a togliersi dalla mente e dal cuore erano quella lieve carezza e quell'abbraccio ... e quella promessa "Domenica ci riproviamo... "
In cuor suo sperò con tutta sé stessa che tornasse un po' di sereno....

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COMMENTI (1)

Da  Ata
Inviato il 16 maggio a 20:28
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Molto bello.