Il 28° doge 1026-1031
Fatto fuori Ottone, il capo dei rivoltosi Domenico Flabianico riuscì a pilotare l’assemblea verso l’elezione di Pietro Centranigo (Barbolano).
Abitante di Eraclea ma originario di Cesena, l’elezione di Centranigo risulta quindi figlia di un compromesso tra gli Orseolo e i suoi oppositori.
Eletto sull’onda della contrarietà per la monarchia ereditaria, Centranigo non acquisì mai un’autorevolezza tale da essere riconosciuto come leader dalla popolazione.
Oltre a ciò si mise da subito in contrapposizione sia con l’imperatore d’occidente Corrado II che con il papa Giovanni XIX. Infatti, la rete relazionale e parentale che gli Orseolo avevano intessuto in campo internazionale non era venuta meno.
Nell’arco di neanche 5 anni finì anch’egli tosato ed esiliato a Costantinopoli.