Domenico Pappaterra è il Presidente del Parco del Pollino. E’ alla guida di una realtà complessa alla quale sta dando forma e sostanza. Nell’osservarlo in più occasioni, se ne apprezzano le qualità e le competenze; è una persona che rappresenta un riferimento sicuro. Assai addentro alle questioni amministrative, induce a guardare al mondo delle istituzioni positivamente. Ci sono ancora, ai vertici degli enti, personalità sobrie, attente, qualificate che prendono per mano un territorio e tentano di farlo crescere. Più volte Pappaterra descrive un orizzonte nel quale inserire le azioni che si programmano. Nell’incontro di Lauria di ieri sera si capiva ad esempio lo sforzo di far fare un salto di qualità a tutti i Comuni costituendo una rete di servizi informatici e di solidarietà da condividere, allo stesso tempo si capivano anche i tempi lunghi nell’attuare tali ambiziose ma concrete progettualità. Pensavo tornando in redazione…ma quando si parla di ricambio, di due legislature, si è davvero consapevoli di quello che si dice? Certo, i politici non devono avvinghiarsi alle poltrone per l’eternità ma, nel mettere in campo un’idea, questa non si realizza in due anni, a volte occorrone anche 10 anni! Il rinnovamento è utile, ma va favorito utilizzando il bisturi non l’accetta. Pappaterra ne è un esempio. Non sempre il cambiamento è sinonimo di miglioramento. Magari sono una minoranza, ma esistono amministratori davvero “unici” che vanno preservati per il bene dei territori. Lunga vita politica e gestionale perciò a Domenico Pappaterra!
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