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Domenico Quirico commenta la rassegna "Human Rights", al via stasera su Iris

Creato il 27 novembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
«La differenza tra gli uomini non è data da ciò che è scritto nelle costituzioni e nelle leggi. È data dal fatto che alcuni uomini hanno in mano un kalashnikov, un arma, mentre altri non ce l’hanno e non sono niente: uomini che possono essere vittime, uccise da quelli che hanno il fucile, come se fossero animali, oggetti, cose». «L’Occidente non ha ancora escogitato un meccanismo automatico per quello che una volta veniva chiamato il ‘diritto di intrusione umanitaria’: andare dove questi vengono violati per imporli, difenderli, tutelarli».
Domenico Quirico presenta così la retrospettiva dedicata al tema dei diritti umani “Human Rights”, che dal 27 novembre commenterà su Iris. La rassegna, in prima e seconda serata, propone il pluripremiato film “L’ultimo Re di Scozia”, con Forest Whitaker (Oscar e Golden Globe come Miglior attore protagonista), James McAvoy, Kerry Washington e Gillian Anderson. A seguire sarà la volta dell’opera diretta da Enzo Monteleone “Il tunnel della libertà”, con Kim Rossi Stuart e Antonia Liskova.
«Io ho avuto la fortuna, o la sfortuna, recentemente, in un paese che si chiama Siria, di essere stato vittima della mancanza di diritti umani», chiosa Quirico. «Sono stato sequestrato, prigioniero di un gruppo rivoluzionario e banditesco. Questa esperienza mi ha insegnato una cosa straordinaria, a cui non avevo mai badato: siamo spesso ipercritici nei confronti dei meccanismi di funzionamento dei nostri sistemi democratici e, giustamente, ne indichiamo con grande vigore e pregnanza i ritardi, le manchevolezze, gli inciampi, i vuoti». - prosegue il giornalista - «Ma bisogna essere molto attenti, perché bisogna sempre pensare che ci sono milioni di uomini per cui i nostri piccoli problemi costituzionali, economici, la paura della povertà, sarebbero delle benedizioni di fronte alla loro realtà quotidiana, che è quella di conquistarsi ogni ora, ogni minuto, ogni secondo, il diritto di continuare ad esistere».
La rassegna continuerà (commentata da Quirico, Don Gino Rigoldi e Marina Corradi) ogni mercoledì, per tre serate, fino al 18 dicembre. Al centro, sempre grandi film su argomenti quali razzismo, intolleranza, abusi, sfruttamento.04 dicembre: “Bordertown” + “Prima che sia notte” (presentati da Domenico Quirico)11 dicembre: “Il colore viola” + “O’ Jerusalem”18 dicembre: “Fino a prova contraria” + “Nel nome del Padre”

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