I miopi profeti del «disordine controllato», i medagliati della guerra per «portare la democrazia in Libia», guardano ora, stupefatti, le bandiere nere a Sirte, a Derna, sulla costa del mare, ascoltano intontiti i proclami arroganti dei nuovi padroni della Libia purificata da una ideologia settaria e barbara. Dove sono finiti i mestatori a cui hanno prestato, frettolosamente, la patente di «democratici», di uomini del futuro? Che fine hanno fatto quelle elezioni, quei parlamenti, quelle costituzioni che abbiamo annusato come segno dei tempi ormai irrevocabilmente nuovi?
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Domenico Quirico: “I nostri regali al Califfo” | Blitz quotidiano.
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