Don Bosco 1815-2015: post #19 / Buona Pasqua!

Creato il 05 aprile 2015 da Tgs Eurogroup @tgseurogroup
Nell’anno del Bicentenario della nascita di Don Bosco leggiamo ogni domenica le sue “Memorie dell’Oratorio”. Oggi auguriamo a tutti una buona Pasqua di Resurrezione ricordando un momento centrale nella vita di Don Bosco: il giorno della sua ordinazione sacerdotale…
Memorie dell’Oratorio
Sacerdozio.

Il giorno della mia ordinazione era la vigilia della SS. Trinità, ed ho celebrato la mia prima messa nella chiesa di S. Francesco d’Assisi dove era capo di conferenza D. Cafasso. Era ansiosamente aspettato in mia patria, dove da molti anni non si era più celebrata messa nuova; ma ho preferito di celebrarla in Torino senza rumore, e quello posso chiamarlo il più bel giorno della mia vita. Nel Memento di quella memoranda messa ho procurato di fare divota menzione di tutti i miei professori, benefattori spirituali e temporali, e segnatamente del compianto D. Calosso che ho sempre ricordato come grande ed insigne benefattore. Lunedì andai a celebrare alla chiesa della SS. Consolata, per ringraziare la gran Vergine Maria degli innumerabili favori, che mi aveva ottenuto dal suo Divin Figliuolo Gesù.
Martedì mi recai a Chieri e celebrai messa nella chiesa di S. Domenico, dove tuttora viveva l’antico mio professore P. Giusiana, che con paterno affetto mi attendeva.
Durante quella messa egli pianse sempre per commozione. Ho passato con lui tutto quel giorno che posso chiamare giornata di paradiso.
Il giovedì, solennità del Corpus Domini, appagai i miei patrioti, cantai messa e feci quivi la processione di quella solennità. Il prevosto volle invitare a pranzo i miei parenti, il clero ed i principali del paese. Tutti presero parte a quell’allegrezza, perciocché io era molto amato dai miei cittadini ed ognuno godeva di tutto quello, che avesse potuto tornare a mio bene. La sera di quel giorno mi sono restituito in famiglia. Ma quando fui vicino a casa e mirai il luogo del sogno fatto all’età di circa nove anni non potei frenare le lagrime e dire: «Quanto mai sono maravigliosi i disegni della divina Provvidenza! Dio ha veramente tolto dalla terra un povero fanciullo per collocarlo coi primari del suo popolo».

Giovanni Bosco, “Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales dal 1815 al 1855″, con saggio introduttivo e note storiche a cura di Aldo Giraudo, Roma, LAS 2011.Link correlati:

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