"Non troverai gente normale, qui. Non dopo il tramonto, in queste strade, sotto le antiche tettoie dei magazzini. Questo lo sai, naturalmente. È chiaro. Altrimenti non saresti venuto. Il vento soffia a raffiche dal fiume, alzando la polvere dei cantieri di demolizione. Vicino alle banchine, i vagabondi accendono il fuoco dentro fusti di petrolio arrugginiti. Si stringono gli uni agli altri, infagottati nei cappotti, nei maglioni di seconda mano o in qualunque combinazione di indumenti siano riusciti a procurarsi. Ci sono camion parcheggiati vicino ai magazzini, alcuni occupati da uomini che fumano al buio, in attesa degli omosessuali che escono dai bar oltre Canal Street. Allunghi il passo, ma non cerchi riparo dal freddo. Ti piace quel vento che soffia sempre più forte. Giri l’angolo e lo affronti per un istante, sentendo con piacere la forma delle cosce contro la stoffa tesa del vestito. Vetri rotti scintillano come mica bianca nei terreni vuoti. Stasera il fiume ha un forte odore di muschio.
Da allora le armi sono diventate empie. Hanno perso la fede. E i bambini sono cresciuti, scoprendo di aver percorso singolari distanze. Ora è imminente, lo senti, qualcuno ti aspetta dietro l’angolo, una contrattazione silenziosa che non ha nulla a che vedere con merci o servizi; solo ciò che siete realmente, anime che si aggirano nella notte concludendo accordi. Un’oscura esaltazione cresce a ogni passo. Tutto secondo la volontà di Dio. Il Dio del Corpo. Il Dio del Rossetto e della Seta. Il Dio del Nylon, del Profumo e dell’Ombra."