Dopo essersi fatto apprezzare per il suo lavoro nel cinema indipendente e aver infuocato i palcoscenici televisivi americani con le sue doti da showman, Joseph Gordon-Levitt debutta alla regia. Don Jon è il film scritto e diretto dall’attore trentaduenne che veste anche i panni del protagonista, al fianco di Scarlett Johansson e Julianne Moore. Per Jon Martello, detto Don (per la sue origini italoamericane e la sua fama da tombeur de femmes) sono cinque le cose che contano di più nella vita: le donne, la chiesa, la famiglia, la palestra ed il porno. Il porno, in particolare, è la sua ossessione della quale non si priva neanche dopo aver fatto sesso con una bella donna. Jon non riesce a smettere neanche quando è “la donna più attraente che abbia mai visto” a chiederglielo. Per il resto trascorre le sue giornate a pavoneggiarsi con i suoi amici, cenando e andando a messa con la sua famiglia (straordinario Tony Danza nel ruolo del padre) e confessandosi con il parroco, al quale enumera con precisione quanti peccati ha commesso con le donne e con l’assistenza del porno.
La domanda è: ma c’è davvero qualcosa che Joseph Gordon-Levitt non sappia fare? Ha iniziato a recitare quando aveva soli tre anni, la critica internazionale ne ha esaltato le doti recitative nella sua persistente esperienza nel cinema indipendente e, di recente, si è fatto conoscere dal grande pubblico grazie ai suoi ruoli ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, Looper e Lincoln. L’America ha pianto dal ridere solo qualche mese fa davanti alla sua imitazione di Channing Tatum (di cui è grande amico) in Magic Mike e poi ancora davanti alla sua esibizione sulle note di Super Bass di Nicki Minaj. Se non avete visto il video della puntata al Late Night, siete pregati di non perderlo. L’attore, regista e produttore statunitense si è presentato prima a Parigi e poi a Londra per l’anteprima europea del suo film, che ha fatto registrare il tutto esaurito.
Non credete a chi sostiene che Don Jon sia una versione divertente di Shame. Si tratta di due film di ottima fattura ma con temi ed intenti del tutto diversi. Una delle qualità più evidenti di Don Jon è l’empatia che si crea con il personaggio di Jon nonostante si tratti di un coatto italoamericano di seconda generazione, bulletto, ipocrita e frivolo. Joseph Gordon-Levitt mostra comprensione per il suo personaggio e lo coccola come solo i bravi registi sanno fare. Scarlett Johansson è perfetta nel ruolo di una belloccia altrettanto superficiale, fanatica e dispotica. La performance di Julianne Moore è superba prima di tutto per la sua naturalezza (anche estetica, è una delle poche attrici hollywoodiane a non aver ricorso alla chirurgia estetica). Sarà proprio lei a far capire a Jon come lui sia capace di “lasciarsi andare” davanti al porno nel modo in cui non riesce a fare con le donne. Gordon-Levitt è molto bravo nella costruzione di una inusuale messa in scena che rende il suo film molto divertente, talvolta esilarante. I dialoghi sono brillanti ed il film incede in un ritmo così veloce che i 90 minuti sembrano finire in un batter d’occhio. L’attore/regista prende in giro la commedia romantica tradizionale come quella che i suoi protagonisti vanno a vedere al cinema nel suo film e per la quale si sono prestati ad un cameo Channing Tatum e Anne Hathaway.
Oltre al divertimento, Don Jon regala allo spettatore una storia toccante, talvolta struggente, laddove ci sarebbe molto da dire sulla famiglia e le relazioni. L’inizio del film può apparire frastornante in quanto il regista bombarda lo spettatore di volgari nudi femminili, tratti dagli show televisivi e le riviste di gossip. Quando poi il film prende forma, lo stile narrativo sembra quasi magnetico ed il finale, condensato di cliché, è palpitante, emozionante e particolarmente toccante. Joseph Gordon-Levitt si mantiene in perfetto equilibrio tra il racconto dell’ossessione di Jon per il porno e la sferzante critica alla commedia romantica americana. Il porno non fa che rendere le donne degli oggetti offrendo una visione distorta della relazione uomo/donna allo stesso modo Hollywood ridicolizza i rapporti d’amore con le sue pellicole illusorie e semplicistiche. Joseph Gordon-Levitt ha spiegato: “Volevo centrare la mia storia sul modo in cui i media influenzano la nostra visione del mondo. Credo che specialmente quando si tratta di amore e sesso spesso sviluppiamo nella nostra mente delle aspettative poco realistiche basate sulle fantasie che vediamo sullo schermo. Questo è un film che riguarda molte persone perché è un film sulla cultura mainstream.”
Oltre ad aggirare tutti i luoghi comuni della commedia romantica, Don Jon sembra volerci comunicare qualcosa in più. Questo esordio alla regia, unito agli straordinari lavori di Ben Affleck (che lo scorso anno ha vinto l’Oscar con Argo) James Franco (che ha entusiasmato la Mostra del Cinema di Venezia con il suo secondo film Child of God) e Seth Rogen e Evan Goldberg (che in Facciamola Finita si prendono gioco di se stessi e dell’industria cinematografica Hollywoodiana) fa ben sperare. Che si tratti di una New Hollywood o meno saranno i prossimi anni a confermarlo o smentirlo, ma siamo sicuri che questi giovani, brillanti e divertenti attori/registi sapranno riservarci ancora delle entusiasmanti sorprese.
Don Jon uscirà nelle nostre sale a partire dal 28 novembre 2013.
di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net