Don Matteo, il prete detective in bicicletta, non conosce rivali: la nona stagione si è conclusa ieri con un successo in costante crescita (quasi 8 milioni di media, con il secondo episodio ieri al 33.41%), tenendo il pubblico con il fiato sospeso con due puntate dal sapore vagamente hitchcockiano, tanto che la Lux Vide sta già lavorando alla decima stagione e Mario Ruggeri, writer di Terence Hill, si è già messo al lavoro per la scrittura dei nuovi capitoli.
Ad assicurarlo, interpellato dall'ANSA, il produttore Luca Bernabei che ieri ha visto le ultime due puntate insieme a tutto il cast:
«Nino Frassica aveva i lucciconi agli occhi. Eravamo tutti molto emozionati. Nino e Terence sono due antidivi, molto legati tra di loro: in questi anni è nata un'autentica amicizia tra loro due ma non solo, il clima è sempre stato rilassato e credo che questa sia una delle tante ragioni del successo di una serie i cui ascolti sono stati sempre in costante crescita. Poi, nelle ultime stagioni, credo abbia aiutato anche il fatto di aver arruolato registi giovani».
Anche l'ultima stagione, infatti, si è confermata uno degli appuntamenti più seguiti del piccolo schermo, raccogliendo complessivamente una media di 7,8 milioni di spettatori e del 29.3% di share:
«L'edizione di Don Matteo che si è conclusa ieri con uno straordinario successo di pubblico - ha fatto notare da parte sua il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta - era la nona stagione di una serie che ha saputo costantemente innovare e rinnovarsi. È stato il risultato più alto degli ultimi dieci anni». «E - ha ricordato Andreatta - se più di uno spettatore su tre, nonostante la quantità di nuovi canali, il digitale terrestre, l'offerta pay, le partite, i new media, si ritrova su Rai1 a vedere l'ultima puntata di Don Matteo è perchè la fiction interpretata da Terence Hill, insieme a Frassica, Montedoro e tutto il cast, riesce a coinvolgere e unire tutti i pubblici».
Gli ascolti della serie tra i ragazzi (26% tra i ventenni), tra i laureati (25%), in regioni come la Lombardia (25%), al di là dell'affettuoso 42% dell'Umbria, «sono la prova - ha rilevato - della modernità di Don Matteo, una fiction che sa mescolare spiritualità e divertimento, detection e forti emozioni». Certo il finale di questa nona stagione lascia il pubblico con più di un quesito. Il capitano Tommasi (Simone Montedoro) ha rinunciato alla promozione a Roma, preferendo al trasferimento nella capitale i quotidiani battibecchi con il suocero, il maresciallo Cecchini, interpretato da Nino Frassica.
Il capitano, rimasto a Spoleto e ormai elaborato il lutto per la perdita della moglie Patrizia, cederà alla corte di una nuova donna? E che ne sarà della simpatica Natalina (Nathalie Guetta)? Addio Natalina, titolo dato all'ultimo episodio di questa serie, aveva fatto pensare al peggio, ma fortunatamente la perpetua di Don Matteo è riuscita a salvarsi da un avvelenamento. Sarà presente anche nel prossimo capitolo? Per rispondere a queste e a tante altre domande non resta che attendere i prossimi mesi, quando inizieranno a trapelare le prime indiscrezioni su trama e cast del decimo capitolo.