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Don't call it a comeback

Creato il 20 maggio 2010 da Cannibal Kid

È arrivato il giorno! Appena linkato in rete, il nuovo disco omonimo degli Stone Temple Pilots passa subito al vaglio del giudizio cannibale. Un ritorno molto atteso quello della compagine grunge capitanata da Scott Weiland. Molto atteso da me ma, come ho notato con piacere, anche da molti altri frequentatori di queste pagine d’inchiostro virtuale. Vediamo allora che hanno combinato i magnifici 4 together again.
L’apertura è affidata con sicurezza all’ottimo primo singolo “Between the lines”, un bel tuffo indietro nel tempo. Kurt da lassù l’ha inserita nella playlist del suo iPod.



Don't call it a comeback

 

“Take a load off” ha un suono magico che rapisce nel ritornello.“Huckleberry Crumble” ha un andi (parola piemontese che significa andamento) rocknroll saltellante.“Hickory Dichotomy” va di scazzo sexpistolsiano, prima di infiammarsi in un chorus tipicamente stonetemplepilotsiano.“Dare if you dare” ha quel delizioso passo anni ’60 che mi ricorda uno dei miei/loro pezzi preferiti del passato, “Lady Picture Show”. Un’altra delizia.“Cinnamon” parte subito di batteria contagiosa, mi ricorda molto gli Ash. Detto da me, è un complimento pazzesco. Un pezzo yeeeeeah meraviglioso! La mia favorita (al momento) dell'intero disco.La seconda parte comincia in maniera meno convincente: “Hazy Daze” va sull’hard-rock a prendersi un café ma non è imprescindibile e “Bagman” mette allegria, ma non troppa. Falso allarme, perché l'album riprende prontamente quota: “Peacot” suona moltyo stylish, con un bell’ululato di Scott. Roba da pompare in auto a volume +46 e “Fast as I can” come annuncia il titolo tiene la strada veloce e tirata.La voce di Weiland fa molto Bowie in “First kiss on mars”: una canzone strepitosa, emozione pura, romanticismo da un altro pianeta. “Maver” è malinconica, perfetta per una giornata di pioggia, così come per un risveglio sull’oceano che sorge all’orizzonte. Chiude “Samba nova”, dolce ballata brasileira che ci lascia con un sorriso stampato sulle labbra.
Innovazione zero, voglia di suonare e divertirsi mille. Bel disco di rocknrolla, con una prima parte ottima e una parte conclusiva addirittura strepitosa. Clap clap, ci siamo ragazzi. Cazzo se ci siamo.(voto 7,5)
Trovate il disco QUI


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