Don't you know it's Christmas time

Stamattina mi sono svegliata alle 5 cantando "Winter Wonderland".
Ho passato tutto il pomeriggio a scervellarmi sul cosa comprare, che regali, dove, come, perché. Alla fine ho comprato, incartato e pure messo in valigia. Il che non mi pare vero.
L'anno scorso i regali li ho comprati tutti a Verona, con calma, molta calma.
L'anno scorso il 22 di dicembre ero già a casa. Quest'anno sono rimasta l'unica dei miei amici in città.
Il 23 di dicembre Londra si trasforma: le strade bloccate, clacson che suonano. Cosa che a Londra succede solo se stai per investire qualcuno. Negozi vuoti alle 17. Che ti domandi: ma dove sono tutti?
La city si svuota, gli aeroporti e le altre città albioniche si riempiono.
Quest'anno ci sono 9 gradi e della neve nemmeno l'ombra. L'anno scorso c'erano due metri di neve e quasi rischiavo di passare il Natale da sola, a casa, a bermi una bottiglia di Champagne facendomi cin cin da sola.
L'anno scorso partivo ad un'ora decente, quest'anno mi viene a prendere un taxi alle 2.50. Di mattina. Per prendere un treno alle 3.30. Per prendere un aereo alle 6. Per essere a casa dopo 5 mesi alle 9.
L'anno scorso lavoravo al pub, e il capodanno l'ho passato dietro il bancone. Uno dei migliori della mia vita.
Quest'anno lo passerò non lo so, con non so chi, a fare non so cosa. Ma tornerò a gennaio e avrò un lavoro. A tempo indeterminato.
Un po' di cose sono cambiate.
Quello che non cambia mai, è che domani è la vigilia di Natale.
Passatele bene, queste vacanze. Siate meno acidi e più dolciastri.
Tanto poi passa Natale e torniamo a fare gli stronzi come al solito.
Auguri little monsters. Buon Natale.