Avrei voluto con tutto il cuore che questa notizia fosse una bufala per smascherare il truffatore.
Purtroppo la storia è inspiegabilmente vera e l’autore è un mio caro amico, una persona che conosco personalmente e frequento tutti i giorni (evidenzio questo aspetto per trasparenza ed onestà nei confronti dei Lettori).
Gabriele è il nipote del mio amico.
E’ il secondo figlio di una famiglia di lavoratori, gente dignitosa che, in silenzio e tra mille difficoltà, lotta contro un male tremendo: poco prima di Pasqua, il Venerdì Santo, al piccolo Gabriele viene diagnosticato un Glioma Diffuso Pontino all’Encefalo, una rara forma di tumore celebrale.
Il primario del reparto di neurochirurgia e l’oncologa pediatrica dell’Ospedale Santobono di Napoli, constatata l’impossibilità di operare, dichiarano un’aspettativa di vita di diciotto mesi.
Gabriele ha solo 7 anni.
Come la procedura prevede, a fine aprile il bimbo inizia il primo ciclo di radioterapia presso il centro specializzato dell’Ospedale San Leonardo di Salerno e la chemioterapia presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Questa prima fase si conclude a fine luglio. Ad agosto, Gabriele viene sottoposto a risonanza magnetica ed il confronto con la precedente evidenzia una riduzione della massa tumorale derivante proprio dalla terapia adottata. L’incoraggiante risultato ricarica la famiglia di rinnovate energie e speranze.
Il bambino inizia il secondo ciclo di chemioterapia, deve inoltre sottoporsi a sedute di supporto psicologico ed a cicli di terapie riabilitative per riacquistare il tono muscolare alle braccia e alle gambe.
Purtroppo l’azione delle istituzioni pubbliche è pressoché nulla, ragion per cui la famiglia – tra l’altro in serie difficoltà economiche (la mamma è una biologa disoccupata, il papà è precario da ormai quattro anni), deve sopperire rivolgendosi a strutture e specialisti privati. Fino ad oggi la battaglia di Gabriele è stata sostenuta dai familiari e dalle tante persone che si sono offerte spontaneamente, anche attraverso delle donazioni per aiutare i genitori ad affrontare le spese per le cure mediche ed i frequenti spostamenti settimanali (viaggi, vitto, alloggio).
La drammatica vicenda di Gabriele non rientra nei canali pubblicitari globali delle docce gelate, tocca a noi – singole persone – dimostrare la solidarietà con un gesto concreto.
Sostenere la famiglia significa aiutare Gabriele nella sua difficile lotta: chiunque volesse, può inviare un piccolo-grande contributo con l’auspicio che Gabriele possa continuare le cure serenamente.
La documentazione medica di Gabriele, anche la risonanza, è disponibile on-line: chi vuole, mi contatti per analizzarla o volesse inoltrarla a centri e specialisti italiani ed esteri.
Contattatemi anche per donazioni via bonifico: vi fornirò l’IBAN e le info necessarie. .
Grazie di cuore a nome dei genitori di Gabriele per il tempo che avete dedicato nel leggere e per quello che potrete dare.
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