La Madonna di Citerna
La Madonna di Citerna, opera in terracotta proveniente dalla chiesa di S. Francesco a Citerna, attribuita nel 2004 a Donatello, trasferita all'Opificio delle Pietre Dure per un restauro, tornerà presto a Citerna.Si tratta di una piccola scultura di 114 centimetri di altezza, del peso di 58 chilogrammi, destinata ad ambienti di culto ecclesiastico o alla devozione familiare nell'ambito delle case patrizie. La statua si presentava malamente ridipinta con colori offuscati, al di sotto dei quali Laura Ciferri, che ha effettuato un censimento delle terracotte umbre del XV e XVI secolo, ha riconosciuto la mano di Donatello.
Gli esperti restauratori dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze hanno lavorato due anni al restauro, condotto dalla dottoressa Rosanna Moradei con Akiko Nishimura. E' stato analizzato la cromia originaria, la raffinatissima tecnica di esecuzione nella resa di effetti vellutati nelle vesti o delle decorazioni dei bordi del manto.
Il restauro è stato complesso, soprattutto perché è stato necessario rimuovere con delicatezza il materiale successivamente applicato sulla scultura: tempera, colori ad olio e una miscela di olio, polvere di marmo e pigmenti assortiti. Senza contare che la statua risultava offuscata e rovinata anche da una lunga esposizione e da spessi strati di polvere.
Citerna è un antico borgo dell'Umbria, il cui nome può essere ricollegato al vocabolo cisterna, dal momento che in molti edifici della cittadina sono presenti cisterne per il raccoglimento dell'acqua piovana. Citerna sopravvisse alle invasioni barbariche e risorse in epoca longobarda. Fu contesa da Arezzo (ghibellina) e da Città di Castello (guelfa). Nel 1119 fece atto di sottomissione a Città di Castello, atto che rinnovò nel 1273.
Dal 1310 al 1340 fu governata dai Tarlati di Pietramala, finché chiese protezione a Perugia. Nel 1463 passò allo Stato Pontificio. Il periodo di maggior splendore per Citerna si registrò tra il XVI e il XVII secolo, sotto la signoria dei Vitelli di Città di Castello, mecenati amici dei Medici. Al servizio dei Vitelli vi erano artisti quali Raffaellino del Colle, Donatello, Pomarancio, Signorelli, le cui opere sono fonte di arricchimento per il borgo. I Vitelli mantennero la loro signoria fino al '600, secolo funestato da due terribili pestilenze, nel 1619 e nel 1630.
Citerna, camminamenti medioevali
Citerna conserva ancora la sua cinta muraria, i camminamenti medioevali e l'acropoli che sovrasta il borgo. E' disegnata su due livelli urbanistici sovrapposti. Nel sottosuolo si sviluppano camminamenti, percorsi e numerose cisterne per la raccolta dell'acqua piovana. Il nucleo storico è racchiuso nelle mura, realizzate tra il XIII ed il XIV secolo con due accessi principali: a sud Porta Romana e a nord Porta Fiorentina. A ridosso della prima vi è il Monastero di S. Elisabetta.I camminamenti medioevali si trovano lungo il perimetro delle mura, sui lati est ed ovest. Da non perdere la chiesa di S. Francesco di Citerna, una chiesa-museo per le numerose opere d'arte che contiene. Fu costruita nei primi decenni del '500 con pianta a croce latina e nove altari riccamente decorati. Vi si trovano dipinti di Simone Ciburri, un affresco di Luca Signorelli e della sua scuola, una "Deposizione" del Pomarancio, alcuni dipinti di Raffaellino del Colle e una collezione di paramenti sacri lavorati in seta ed oro. Nel transetto di sinistra è conservato un crocifisso ligneo di fattura bizantineggiante, risalente alla fine del Duecento. La Madonna con il Bambino di Donatello sarà ricollocata nella sua posizione originaria all'interno della chiesa, vale a dire sopra il coro.