di Antonino Contiliano
Sig. Sindaco del Comune e Sig. Presidente del Consiglio comunale di Marsala (EccellentissimeSignorie, non escluse le altre autorità “consiliari” del palazzo), non so quanto ci si possa intendere sull’economia del dono, su quella dei “beni comuni” e sulla capacità dei soggetti, amministratori o impiegati che, al patrimonio culturale e storico della Città (incluso il paesaggio e gli altri invasi), danno il valore che la logica del marketing non può comprende. Certo è pure il fatto, però, che – come mi è capitato di incontrare (ma affaccendati in tutt’altre cose, sicuramente di taglio non secondario, non credo la cosa attir la vostra benevola e paterna cura!) – la Città dei contenitori pubblici non manca di persone propositive e di progettualità aliena alla cosmetica del mercatino e dei baracchini.
Il fatto è che non possono agire e realizzare come pensano per tonificare i battiti dei marsa-lesi. Visto il ballo allegro dei tagli alla spesa pubblica, non possono non avere messo – direte – il “sasso in bocca”! Questo è vero. Convenire non è difficile. Questo è però uno (non il solo) dei tanti modi per zittire chi – come impiegato, e a girandola – ha iniziativa e anche volontà. Ma lasciamo stare. Lasciamo intendere a chi può là dove (parafrasiamo) si può ciò che si vuole, e sempre che non ci siano in giro solo notti bianche e giorni neri!
La persona dei buoni propositi, cui mi riferisco, e nella circostanza appreso chiarita, è la vostra attuale “incaricata” per la direzione della locale Biblioteca comunale, la Sig.ra Milena Cudia. La Sig.ra, nella sua funzione, ha coscienza che la biblioteca non può essere ridotta a solo contenitore; vorrebbe che diventasse un polmone sempre ben ventilato di iniziative, discussioni e dibattiti collettivi (forse la cosa fa ombra?) su quanto questo scorcio del nuovo XXI ha messo in cantiere e nelle teste locali e globali dei suoi passeggeri.
L’incontro con la Cudia è stato determinato dalla mia decisione di voler fare DONO alla Biblioteca comunale, come già nel passato, di un’ulteriore parte del materiale bibliografico della mia e piccola biblioteca personale: libri di letteratura e poesia, riviste di filosofia, di storia, di critica letteraria, etc. Negli anni passati non ho avuto la stessa fortuna. Mi si è detto che non c’era spazio. Ho fatto dono allora alla “Fardelliana” di Trapani.
Oggi, il materiale (donato) che testimonia anche del movimento culturale del secondo Novecento siciliano (con attenzione anche alla provincia di Trapani e Marsala), è presente nella biblioteca di Marsala, e a disposizione della Cittadinanza o di quanti altri interessati alla ricerca. Un patrimonio che sicuramente, questa volta, non farà la fine del “macero” cui sono andate incontro diverse TESTATE GIORNALISTICHE (raccolte per giorno, mesi e anni), tra cui “il manifesto”, DONATE e consegnate nel secolo scorso, e prima che il “Complesso S. Pietro” venisse ristrutturato. Anche allora ho donato un consistente numero di volumi di poesia contemporanea. Di questi, spero, ne sia stata fatta catalogazione.
Devo dire allora grazie alla Sig.ra Milena Cudia che mi ha accolto nel mio proposito con gentilezza, intrattenuto (tra un viaggio e un altro in bici, e deposito del materiale librario) in conversazioni miranti al “risveglio” politico-culturale e, amichevolmente, messo a conoscenza di quanto vorrebbe che la Biblioteca comunale di Marsala facesse per “arricchire” il quoziente culturale-politico e conoscitivo della Città. Farne un vero e proprio laboratorio tematico su quanto questo XXI fa emergere nel contesto locale e mondiale: economia, diritto, storia, sociologia, biopolitica, beni comuni, critica, filosofia, società del controllo e del simulacro…!
Non è certo confortante, Sig. Sindaco e Sig. Presidente del Consiglio Comunale, constatare che l’Amministrazione investe in scelte di “arredamento” festivo e mercantile o in opere di cosmetica, per di più molto aleatorie e abborracciate (vedi il trash “sintetico” che è stato installato a PORTA-NUOVA: neanche l’“estetica del brutto” avrebbe osato tanto!), e non investe invece per rendere creativamente attivo il respiro del “polmone” bibliotecario della Città. Eppure, in tempi di così dura magra anche per i bisogni vitali, l’Amministrazione non si lesina lo spreco ludico (?!). Davvero lungimirante.
In ogni modo, è certo che la Sig.ra Milena Cudia, nella sua funzione e nei suoi dichiarati propositi, non va lasciata al silenziatore!
Per parte mia – in questi giorni, e per chiudere con i miei DONATIVI librari e altri “periodici” (che testimoniano ancora di quanto culturalmente attivo e produttivo fosse quest’angolo di paese e dintorni) –, se ulteriormente accettati, offrirò alla Biblioteca Comunale di Marsala, e nelle mani della Sig.ra Milena, i due decenni della rivista “Impegno” ’70 e ’80, “Collettivo R”, “Molloy”, esemplari di riviste italiane, greche e macedoni, ed altro (sarebbe troppo lungo enumerare).
Un pensiero anche al personale dello “stabile” del “S. Pietro” – che mi ha aiutato a trasbordare il materiale dalla mia bici alle sale della biblioteca – e a quanti si occuperanno della catalogazione.