Sono trascorsi meno di 4 mesi dall’annuncio fatto dal «The Guardian», in termini di filosofia di approccio e di organizzazione, verso una trasformazione della media company da una basata sulla carta stampata ad una la cui filosofia, e pratica, si fondi sul digital first e già si iniziano a vederne i primi risultati.
Il lancio, finalmente, dell’applicazione per iPad ne è la prima evidenza, non tanto perchè dovuto per restare al passo con i tempi quanto per l’attenzione al posizionamento sia in termini di prezzo che, soprattutto, di ruolo assegnato a ciascuna piattaforma.
Pressochè contemporaneamente, coerentemente con la filosofia progettuale open, mantenuta nonostante il calo dei ricavi, sceglie di rendere noto pubblicamente il piano editoriale giornaliero del quotidiano coinvolgendo i lettori sia in termini di feedback rispetto alle scelte che di suggerimenti delle tematiche da pubblicare. Interazione che può essere effettuata sia via mail [[email protected]] che attraverso Twitter utilizzando l’hashtag #opennews e dialogando con i redattori degli articoli i cui account della piattaforma di microblogging sono inseriti, laddove disponibili, a lato dell’articolo come mostra l’immagine sottostante.
“Donec ad metam” [fino alla meta] scriveva D’Annunzio nel 1918 incitando a non arrestarsi mai. Motto che sembra coniato su misura per il coraggio di sperimentare e la determinazione verso gli obiettivi del quotidiano anglosassone nel percorso evolutivo che sta affrontando con una visione d’assieme ed una coerenza rari.
Al momento della redazione di questo articolo, ne parlano anche: The New York Times, Mashable!, 10,000 Words, Rhetorica, Press Gazette, Magforum, Poynter e Jon Slattery.