Doni intelligenti? Regalate un trattamento shiatsu

Creato il 20 dicembre 2013 da Milleorienti

L’operatore shiatsu Massimo Cerbara al lavoro

Regalare per Natale dei trattamenti shiatsu può essere un’idea alternativa ai soliti oggetti magari poco utili. Ma che cos’è lo shiatsu e perché fa bene? Ecco un articolo che ho pubblicato tempo fa sul mensile Wellness, allegato al settimanale Donna Moderna.  Buona lettura e auguri di serene feste a tutti!
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In Italia è sempre più conosciuto perché aiuta a combattere alcuni mali diffusi nella nostra società: ansia, insonnia, emicrania, dolori articolari. «Lo shiatsu è un’antica tecnica giapponese molto efficace contro questi malesseri, ma più in generale ci aiuta a migliorare lo stato di benessere psicofisico», spiega Massimo Cerbara, membro dell’Associazione Professionale Operatori Shiatsu e autore di un libro di prossima pubblicazione su questa tecnica «che non è un’alternativa alle cure mediche: è complementare ad esse», sottolinea. «Inoltre non è un massaggio e non fa uso di olii. La parola giapponese shiatsu significa ‘pressione con le dita’. Lo shiatsu è quindi una tecnica di digitopressione su vari punti del corpo: serve a risvegliare la nostra vitalità generale e a stimolare le meravigliose capacità di auto-guarigione del nostro corpo».

COME FUNZIONA
Una seduta dura 50/60 minuti, e la durata complessiva di un ciclo di trattamenti varia da persona a persona. Lo shiatsu è una tecnica imparentata con l’agopuntura cinese e ne condivide la visione generale: il nostro corpo è percorso da una rete di canali di energia, detti meridiani, lungo i quali si trovano tanti punti nevralgici. E’ su questi punti che l’operatore shiatsu interviene: per sbloccare l’energia che scorre nei meridiani e rivitalizzare così le parti o gli organi che sono sofferenti. «Un buon operatore shiatsu impara a usare le mani per ‘ascoltare’ il corpo della persona che si affida alle sue cure. E’ un dialogo senza parole. Ogni persona è unica e irripetibile, perciò il trattamento va personalizzato», spiega l’esperto.  Dopo questo “ascolto” si cominciano a esercitare sulla persona diversi tipi di pressione. «Noi operatori shiatsu usiamo il pollice, il palmo della mano o l’avambraccio per premere sui centri nevralgici collegati a determinati organi, che spesso sono lontani dal punto premuto». Ecco perché, nel caso di una persona sofferente di emicrania, il terapista shiatsu preme su alcuni punti delle braccia o delle gambe; oppure perché, nel caso di una persona sofferente di mal di stomaco, la pressione può venire esercitata sul viso, e precisamente su alcuni punti fra le guance e il naso.
Ma al di là dei singoli casi, l’effetto generale sarà quello di aiutarci a mantenere un rapporto armonioso fra corpo e mente. Un’esigenza sentita a qualsiasi età, e dunque non esistono limiti di età per sottoporsi a questi trattamenti.
Un buon trattamento shiatsu non si limita a donarci una piacevole sensazione di rilassamento. Si rivela molto utile per sciogliere le tensioni muscolari tipiche, per esempio, di chi sopporta vari stress che poi “scarica” sul sistema muscolo-scheletrico. Oppure i dolori cervicali e lombari di cui molti di noi soffrono a causa di una vita sedentaria, con lunghe giornate passate a guardare un computer. «Personalmente ho notato notevoli benefici anche nel trattamento dell’ansia, dell’emicrania e dell’insonnia», aggiunge l’esperto. «Oggi molti di noi dormono troppo poco e male. Lo shiatsu può fare molto per darci una migliore qualità del sonno, e quindi della vita».

trattamento shiatsu

I BENEFICI SPECIFICI PER LE DONNE
Ma al di là dei benefici per tutti, lo shiatsu si rivela un prezioso alleato per il benessere delle donne. «Per esempio può essere di grande aiuto nella risoluzione dei malesseri legati al ciclo mestruale», prosegue l’esperto, «in alcuni casi procurando un sostanziale sollievo e in altri casi aiutando a  risolvere la dismenorrea (che talvolta può essere così dolorosa da costringere alcune donne a un riposo forzato con uso di analgesici)  e l’amenorrea, cioè l’interruzione del ciclo».
Di grande utilità si è rivelato anche per le gestanti. «Lo shiatsu offre alle future madri quel riequilibrio energetico di cui possono avere bisogno in una fase così impegnativa come la gravidanza: non solo le aiuta a risolvere disturbi comuni come la nausea, il mal di schiena, la ritenzione di liquidi e i dolori lombo-sacrali,  ma genera un profondo rilassamento necessario per affrontare positivamente i cambiamenti psicofisici prodotti dalla gravidanza, cambiamenti che spesso provocano timori e apprensioni. Inoltre» conclude l’esperto, «dopo il parto lo shiatsu aiuterà la puerpera a recuperare con dolcezza le proprie forze». E sotto l’attenta guida di un terapista e con l’aiuto di un manuale, la neo-mamma diventerà in grado di praticare su di sé alcuni semplici esercizi di auto-shiatsu.

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TRE LIBRI  PER SAPERNE DI PIU’
Nelle librerie italiane sono ormai decine i volumi a disposizione sullo shiatsu. Ecco tre titoli fra i più autorevoli:

-   Suzanne Yates, Tricia Anderson: «Shiatsu per la gestante e per il neonato». Edizioni Red, pp. 222, euro 30.

-   Namikoshi Tokujiro: «Il libro completo dello shiatsu», Edizioni Mediterranee, pp. 248, euro 15,90.

-   Michele Vanini: «Tecniche shiatsu». Editore Giunti, pp. 96, euro 9.

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A CHI RIVOLGERSI PER TRATTAMENTI SHIATSU
Se si desidera sottoporsi a un trattamento shiatsu è importante rivolgersi a personale qualificato. Oggi in Italia sono circa cinquemila gli operatori di shiatsu riconosciuti dalle associazioni professionali di settore, come la Associazione Professionale Operatori Shiatsu e la Federazione Italiana Shiatsu.
Non mancano inoltre operatori particolarmente attenti al mondo delle persone diversamente abili, come l’esperto da noi intervistato, Massimo Cerbara, che ha seguito un corso di specializzazione “Shiatsu su lettino e sedia a rotelle” dopo la formazione quadriennale all’Accademia Shiatsu Do di Milano.


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