Wii U
TESTATO SU
WII U
Genere: Piattaforma
Sviluppatore: Retro Studios
Produttore: Nintendo
Distributore: Nintendo
Lingua: Italiano
Giocatori: 2
Data di uscita: 21/02/2014
Wii U |
Gameplay assolutamente perfetto La visuale in 3D poteva forse essere sfruttata un po' di più
Livello di difficoltà molto elevato
Colonna sonora da urlo
Dobbiamo ammetterlo: molti di noi rimasero un po’ perplessi quando, allo scorso E3, venimmo a scoprire che il nuovo titolo al quale stavano lavorando i talentuosi ragazzi di Retro Studios era un altro capitolo appartenente alla saga di Donkey Kong Country. Vuoi perché dagli sviluppatori della splendida trilogia dei Metroid Prime ci si aspettava un nuovo capitolo delle avventure di Samus, o perché si sperava di vederli al lavoro su una nuova IP, in molti non nascondemmo una sincera delusione quando venimmo a scoprire che il gioco in sviluppo da quasi tre anni per la nuova console in HD di Nintendo altro non era che un sequel di un platform in 2D uscito non troppo tempo prima su Wii, del quale era tra l’altro stata recentemente proposta una nuova versione del gioco con alcune aggiunte per Nintendo 3DS. Ma ancora una volta i nostri dubbi si sono rivelati infondati, perché questo Donkey Kong, e non ci facciamo problemi a dirlo fin dall’inizio della recensione, è un titolo davvero spettacolare sotto praticamente tutti i punti di vista.
TROPICAL FREEZELa premessa narrativa dalla quale si sviluppa l’avventura del nostro scimmione è molto semplice: Donkey Kong sta festeggiando il compleanno nella sua isoletta con tutta la famiglia, composta dal piccolo Diddy, Dixie ed il buon vecchio Cranky; quando, ad un certo punto un esercito di pinguini e di altri animali provenienti da territori decisamente più freddi e tutt’altro che tropicali, evoca una potente tempesta glaciale che spazzerà via la famiglia di gorilloni confinandoli a diverse isole di distanza. Dopo questo splendido filmato introduttivo realizzato con una luccicante computer grafica in alta definizione, ci ritroveremo dunque ancora una volta a vestire i panni del gorillone, scivolando giù da una cascata e cominciando fin dall’inizio a saltellare su diverse piattaforme e sulle teste dei nostri nemici. La maggior parte di questi ultimi sarà composta per lo più appunto da questi animali provenienti dal freddo nord, motivo per il quale vi ritroverete tra i caldi paesaggi tropicali tipici di questa saga ad affrontare animali buffissimi, vestiti come dei vichinghi e totalmente fuori contesto rispetto all’ambiente in cui si trovano, come per esempio dei pinguini armati di arco che sparano pesci al posto di frecce, degli orsi polari o delle foche giganti.
Il gameplay del titolo non si discosta particolarmente da quello del capitolo precedente, ma presenta comunque alcune interessanti novità. Per prima cosa ci teniamo a sottolineare la perfezione assoluta che caratterizza i controlli di Donkey Kong: vi basteranno difatti pochi secondi per abituarvici e per imparare a padroneggiare i movimenti del gorillone, tanto che mai in tutto il gioco vi capiterà di non riuscire a calcolare bene il salto o di ritrovarvi a cadere da una piattaforma per un movimento involontario del vostro PG. Il salto fluttuante di Donkey permette di atterrare esattamente dove si desidera e la possibilità di rotolare per muoversi più velocemente permette allo stesso tempo di effettuare balzi in avanti molto più grossi, rendendo quindi il salto liberamente modificabile dal giocatore a seconda delle sue necessità. A rendere tutto più vario ed interessante contribuisce poi la presenza di ben tre personaggi secondari, liberamente selezionabili giocando in multigiocatore, che si andranno invece ad appollaiare sulle spalle del nostro gorillone durante la partita in single-player, donandogli particolari abilità. Diddy per esempio può planare grazie al jetpack posizionato sulla sua schiena, Dixie può effettuare una sorta di doppio salto fluttante un po’ come quello di Yoshi nei Mario in 2D e Cranky sfrutta il suo bastone di vecchiaia per saltare sulle superfici più pericolose, strizzando tra l’altro l’occhio nel farlo, come i più “anziani” dei nostri lettori avranno sicuramente notato, ai grandi platform del passato come l’indimenticabile Duck Tales per NES.
I RETRO NON DELUDONI MAISe c’è una cosa che troviamo davvero strabiliante di Retro Studios è che non solo questi riescono sempre a non deludere le aspettative, ma anche a sorprenderci in positivo con ogni gioco da loro sviluppato. E questa regola vale anche per quest’ultima loro fatica: il level design del gioco è difatti semplicemente perfetto e tutti i livelli sono semplicemente incantevoli, diversi l’uno dall’altro e caratterizzati da un art design spettacolare. Pure il gameplay riesce a non annoiare mai grazie ad una continua alternanza con una serie di livelli su rotaie a bordo di dei carretti da minatore o in volo su un barile-razzo. Come se non bastasse, i livelli non sono quasi mai statici, ma praticamente sempre in continuo movimento: vi ritroverete tra pareti che crollano, esplosioni, piattaforme che scompaiono e tronchi che vi vengono addosso in una situazione di panico totale dalla quale potrete uscire solamente mettendo a dura prova i vostri riflessi, o imparando a memoria gli schemi che vi ritroverete davanti. Da qui ne consegue il fatto che questo Donkey Kong è un gioco davvero difficile: i livelli sono molto lunghi ed alcuni punti sono costruiti con una cattiveria quasi sadica da parte degli sviluppatori. Non fatevi illusioni: non importa quanto siate bravi con i platform, perché in questo gioco vi capiterà lo stesso di morire molto spesso e ciò non fa che aumentare la già di per sé ottima longevità del titolo. Ma non fatevi nemmeno spaventare da questa particolare caratteristica, perché Tropical Freeze non si fa quasi mai frustrante, dato che salverà i progressi in automatico alla fine di ogni livello e perché, come già accennato in precedenza, i controlli sono perfetti, così come è perfettamente calcolato in ogni suo piccolo particolare il level design dei livelli. C’è quindi davvero poco da fare: ogni volta che morirete in questo gioco sarà solo ed esclusivamente per colpa vostra, tanto che vi ritroverete a maledire voi stessi per aver sbagliato quel determinato salto o per esservi dimenticati di quell’ostacolo che già vi aveva fregato in precedenza.
Per venire più incontro ai neofiti del genere i Retro Studios hanno tirato in ballo un altro membro della famiglia Kong, ovvero il grande Funky Kong, che fornirà un negozio pieno di oggetti molto utili in grado di semplificare, seppure leggermente, il livello di sfida del gioco. Qui potrete difatti acquistare dei palloncini verdi in grado di farvi “resuscitare” dopo essere caduti da una piattaforma, dei cuori extra, delle vite in più, un pappagallo in grado di mostrarvi dove si nascondono alcuni collezionabili e dei potenziamenti per i vostri mezzi che li renderanno più resistenti. Starà quindi al giocatore, ed alla sua riserva di monete accumulate nei vari livelli, il decidere se semplificarsi o meno l’esperienza di gioco. E fidatevi che più volte vi sfiorerà il pensiero di acquistare un cuore extra o qualche vita in più prima di affrontarne uno davvero ostico o una boss fight particolarmente impegnativa. Parlando di queste ultime, state tranquilli che pure in tal caso il livello di difficoltà sarà piuttosto elevato: non solo per quanto succede durante questi combattimenti, ma perché le boss fight sono davvero lunghe, tanto che qualcuno sul web è arrivato addirittura a definirle “tediose”. Noi le abbiamo trovate entusiasmanti anche se un pelo frustranti, ma vi basterà imparare a memoria le azioni del nemico e ripetere la battaglia più volte per riuscire ad avere la meglio per poter arrivare ad una frenetica quanto liberatoria scazzotata finale mediante la pressione dei tasti ‘ZL’ e ‘ZR’ del Wii U Gamepad. Paddone che, come c’era da aspettarsi, viene sfruttato solo e unicamente per l’off TV, la quale risulta comunque pur sempre una feature straordinariamente comoda e piacevole, soprattutto per questi platform in 2D. Ultimo elemento strabiliante del gioco, forse quello che ci ha sorpreso più in positivo di tutti, è la gestione della telecamera, che in certi punti passerà dal 2D al 3D, sparandoci da un barile all’altro o ponendo nelle corse sui carretti da minatori la nostra visuale alle spalle di Donkey Kong, dando così vita a delle sequenze davvero entusiasmanti e rendendo ancora più variegato il gameplay. Questa nuova feature ci è piaciuta talmente tanto che ci sarebbe piaciuta vederla sfruttata un tantino di più e magari anche nelle fasi di platform più classiche, senza ovviamente andare a snaturare la struttura di base del gioco di platform in 2D. Nulla da dire infine anche sull’aspetto tecnico: il gioco è semplicemente coloratissimo e spettacolare, gli splendidi effetti luce danno un tocco di next gen, tutto ciò che avviene su schermo è fluidissimo, le texture sono decisamente migliori rispetto a quelle del capitolo precedente e la colonna sonora è davvero spettacolare, tanto che non nascondiamo di esserci andati a risentire alcuni brani su YouTube da quanto ne eravamo rimasti piacevolmente colpiti. Il gioco non ha quindi nessuna sbavatura a livello tecnico, se non un caricamento forse un po’ eccessivamente lungo quando si avvia la partita, ma davvero nulla di cui valga seriamente la pena discutere.
IN CONCLUSIONEA conti fatti ci troviamo a dover ritrattare la nostra posizione in merito alla scelta da parte dei Retro Studios e di Nintendo di sviluppare un altro capitolo di Donkey Kong al posto di un Metroid o di una nuova IP: il gorillone ha rappresentato difatti un'ottima palestra per la talentuosa software house occidentale, che è riuscita a familiarizzare con il nuovo hardware e a confezionare allo stesso tempo un prodotto dall'indiscussa qualità sotto tutti i punti di vista. Donkey Kong Country: Tropical Freeze è difatti un prodotto semplicemente perfetto, senza sbavature di alcun tipo, un piccolo capolavoro che qualsiasi amante del platform gaming deve assolutamente possedere. ZVOTO 9