Quando oggi pomeriggio ho sentito alla radio la notizia della morte di Donna Summer, immediatamente la mia mente è tornata indietro di una trentina d’anni.
Un breve e spensierato periodo di tre anni circa, tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta. Il periodo delle prime uscite in auto con gli amici. Dei fine settimana in discoteca. Dei rientri a casa sempre troppo tardi. Degli inizi dell’università. Delle serate in pizzeria. E anche (purtroppo) il periodo delle grandi andate in bianco (non che oggi le cose siano cambiate granché, eh?).
Di quel periodo, una delle colonne sonore è stata proprio lei, Donna Summer. Quella che veniva chiamata la regina della disco music.
Tante canzoni si potrebbero ricordare, ma ce n’era una che mi faceva sciogliere e che ancora oggi mi provoca qualche piccolo brivido (di ricordi). Un suono delicato e una voce morbida. Un lieve sussurro del passato di un vecchio nostalgico. Di tutte le persone che mi hanno accompagnato.