come avevo anticipato la volta scorsa, oggi vediamo quali sono i consigli che la nostra cara Donna Letizia dà ai signori uomini. dimenticavo di specificare che sia questi che i consigli per le signore si riferivano al comportamento da tenere fra le mura domestiche. prossimamente vedremo dunque anche come comportarsi fuori di casa.Molti uomini considerano le buone maniere come un soprabito da indossare al momento di uscire di casa e da appendere all'attaccapanni appena rientrati. Ecco il cav. Rossi, per esempio: amabilissimo in società, servizievole in ufficio, brillante al Circolo e al caffè. Tra le pareti domestiche, musone, taciturno, iracondo. Maleducato, insomma. Colpa in gran parte sua, ma colpa anche della signora Rossi (consorte) che fin dall'inizio non ha saputo farsi rispettare e colpa soprattutto della signora Rossi (madre) che quand'era bambino gli ha lesinato scapaccioni e buone norme di educazione: beneducati non si nasce, si diventa. Ma perfettamente educati si è solo il giorno le buone maniere sono diventate un riflesso istintivo.Il vero signore, in casa è loquace con la moglie, riguardoso con la suocera, paziente con i figli. Evita qualsiasi discussione tra adulti in presenza dei bambini. Non accende la radio durante i pasti e, soprattutto, non legge il giornale a tavola. Passa alla moglie una cifra, ragionevolmente proporzionata al suo stipendio, per le sue spese personali. Se lei inaugura un abitino nuovo non si acciglia, dichiarando: «Che bisogno ne avevo? Quello che ti sei fatto tre anni fa per i funerali dello zio è ancora nuovo...» (Peggio ancora, però, se dichiara a lei che si pavoneggia: «E' vecchio o nuovo questo vestito?».) Se l'accompagna a passeggio non le cammina davanti o dietro con aria distratta, ma le sta a fianco e l'aiuta a portare i pacchetti delle commissioni (a meno che non sia in uniforme). Se lei indugia davanti a una vetrina, aspetta con pazienza. Resista pure, se crede, ai suoi tentativi di trascinarlo nel negozio, ma non sia sgarbato. Se passa una bella ragazza non la fissi insistentemente e tanto meno si volti a guardarla: non sa quale carica di malumore si vada addensando sotto la fronte della consorte!Il vero signore conosce l'importanza delle piccole attenzioni, dei "pensierini" quotidiani, delle date importanti celebrate con un piccolo regalo, un bacio, un invito al teatro o al ristorante. Basta così poco ad appagare il bisogno di tenerezza di una moglie e ad allontanare dalla propria casa tante grosse catastrofi!
veramente a me la catastrofe sembra l'intera situazione, che a leggere il galateo per tempo, a uno/a manco gli passava per la testa di sposarsi, per dire. resta il fatto comunque che in questo capitolo viene detta una grande verità: i mariti vanno "educati" nè più nè meno come i figli. sorvolo sulla questione della cifra da passare alla moglie per le sue spese personali perchè questa cosa mi mette una tristezza infinita.