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Donne coraggiose

Da Mammapiky @mammapiky

DONNE CORAGGIOSEL'impiegato della
Società Autostrade l'aveva detto subito, si era sporto dal casello per prendere quei pochi spiccioli e aveva buttato un occhio dentro l'abitacolo "Signora ben arrivata e complimenti per il coraggio, se tanto mi da tanto mi sa che non si annoierà". In realtà sono solo una donna al volante con due bambini seduti dietro ma il mio pallore cittadino deve aver rivelato molto di più e comunque l'impiegato ha fatto centro: sono una donna coraggiosa!

L'idea è la cavolata dell'estate, una di quelle che nasce dal nulla e nel nulla dovrebbe rimanere e uno di quei deliri che ti prende quando senti (sbagliando) di essere onnipotente e una mamma ammettiamolo, si sente spesso così, facendomi decidere su due piedi per un lungo week end al mare da sola, o meglio senza Principe, perché con me contavo una carovana: una sorella, l'Ipernonna, 4 bambini scalmanati e 1 neonata tetta dipendente. Un week end che nella mia testa, e solo nella mia, avrebbe dovuto essere una parentesi, prima della pausa estiva vera e propria, rilassante e di stacco dalla routine. Una manciata di giorni per riposarmi, rilassarmi e fare il pieno di energie.
Ma questo, come dicevo, era solo nella mia testa, voi sganasciatevi pure dal ridere.

Da dove inizio?
Dal gestore dell'albergo che al nostro rumoroso arrivo ha strabuzzato gli occhi e invece di dire "Ben arrivati!" si è lasciato scappare (e qui scusate l'espressione poco elegante, ma è sua non mia) "Porcapaletta che coraggio!", credo si sia messo le mani nei capelli più e più volte e alla nostra partenza era visibilmente invecchiato.


Il nostro arrivo in spiaggia si avvertiva già a distanza, cariche di veri e propri kit da cantiere, avremmo potuto tranquillamente tirar su delle palafitte, e non contente, man a mano che i giorni passavano ci siamo dotate pure di retini per la pesca e gadget gonfiabili. I nostri vicini di ombrellone non si capacitavano di tanto coraggio, 5 bambini sono una prova di quelle serie e qualcuno era in pena per noi, qualche altro nutriva una sana ammirazione, altri ancora al nostro posto sarebbero fuggiti. Noi stoiche e da quelle sacche tiravamo fuori di tutto, una quantità spropositata di costumi, teli da bagno e pure una collezione intera di creme solari: protezione 50, 20. 6, 2, 0, attivatore dell'abbronzatura, crema lenitiva e aloe vera.


La nostra presenza al bagno 53 ha dato pure un'impennata all'economia del bar dello stabilimento che ha per noi fatto straordinari: non c’è sfuggita nemmeno una schifezza!


"Quanti bagni fanno?" chiedono i papà al telefono

"Uno al giorno, entrano la mattina ed escono la sera!".
Abbiamo riportato a casa bambini con le pinne al posto dei piedi!
E poi il parco giochi a ridosso della spiaggia e il Luna Park a sinistra dell'albergo, e i gonfiabili sulla destra e negozi e bancarelle in ogni dove. Sapevo che "il mare stanca" ora so a chi si riferiva quest’affermazione: loro tiravano il nuovo giorno, io invece mi sarei appisolata anche sul passeggino ridotto oramai a mezzo di trasporto di cose. Si dice pure che le vacanze ingrassino, io mi son nutrita di gelato, gli ho corso dietro tutto il tempo e son dimagrita.

Comunque siamo tornati a casa, sani salvi, io decisamente stanca, per nulla riposata ma loro felici, questa è la cosa importante e alla fine il motivo vero per cui eravamo partite.

Una postilla per Wondernonna "Scusami Anna ma non sono riuscita a venire dalle tue parti anche se quella era l'intenzione, spostare una carovana non è semplice...so che mi capirai1"

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