Non so se sia stata più la copertina o il fatto che il titolo mi fosse familiare a farmi decidere per l'acquisto del libro Donne dagli occhi grandi... O forse il formato, comodo da tenere in borsa. Non lo so. So solo che, in occasione di un giretto in libreria prima delle vacanze ho dovuto comprarlo. E' stato più forte di me.Ed è stato un errore perché, in tutta onestà, non mi è proprio piaciuto.
Bhè, avrei tanto voluto sapere come avrebbe potuto evolvere l'amicizia tra Emilio e Cristina, o come sarebbero andate le cose tra Leonor e Sergio. Nel tracciare i contorni della figura della zia Eloisa l'autrice usa, addirittura, poche righe. Non mi piace l'ermetismo...
Ci può stare, no? Sarebbe impossibile trovare libri che piacciono a tutti indistintamente...
Da qualche parte ho letto che il libro - Mujeres de ojos grandes nel suo titolo originale - ha preso vita quando l'autrice faceva compagnia a sua figlia malata, costretta in ospedale. Bhè, brevi racconti per stuzzicare la fantasia della bambina malata ci possono stare... ma non fanno proprio al caso mio.
Credo che sia chiaro che se mi chiedessero di consigliare o meno questo libro, io sarei per il no. Ovviamente, i gusti sono gusti, anche in fatto di libri.
Ps: il riferimento riportato nel titolo, quello agli occhi grandi, si incontra solo in un racconto.
***Donne dagli occhi grandi Angeles MastrettaGiunti Editore5.90 euro