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DONNE di Pier Toffoletti

Creato il 28 marzo 2011 da Roberto Milani
In attesa dell'importante mostra personale di Pier Toffoletti (autunno 2011), organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo, dove verranno presentati una serie di lavori corrispondenti al nuovo tema che l'artista ha iniziato a sviluppare negli ultimi mesi, "i fondi neri", a Roma una personale da TartagliaArte.
DONNE di Pier ToffolettiGiovedì 31 marzo 2011 alle ore 18,30, presso la Galleria Tartaglia Arte, via XX Settembre 98 c/d Roma, sarà inaugurata la mostra personale del pittore Pier Toffoletti.
Dopo una serie di eventi, sempre curati da Tartaglia Arte, nazionali e internazionali, tra cui la partecipazione alla mostra presso l'associazione culturale Dante Alighieri a Montauban, torna con una personale per presentare la sua ultima produzione artistica. Toffoletti, pur attento alla ricerca di stili diversi, riprende uno dei temi fondamentali della sua arte: la figura femminile. In questa mostra saranno presenti alcune sue opere inedite, particolarmente cariche di simbologia rendono evidente il costante rinnovarsi di Toffoletti in una continua nuova sperimentazione di forme, colore, e diverso impatto visivo.
La mostra, curata dal direttore artistico Riccardo Tartaglia, con la presentazione e testo critico del Prof. Arnaldo Zambardi durerà fino al 18 aprile 2011 secondo gli orari della Galleria (10/14-16/19.30).
Pier Toffoletti nasce nel 1957 a Torreano di Cividale in provincia di Udine.
La passione per l’arte e la pittura nasce in lui fin da giovanissimo, inizia a studiare i classici della pittura, scoprendo però pian piano anche altre forme d’arte che lo appassionano, come la fotografia.
Fino al ’95 Toffoletti dipinge nei ritagli di tempo alternando questa sua passione a quella della speleologia,
Tra il ’92 e il ’95 una serie di viaggi nel Centro e Sud America, per l’esplorazione di alcune cavità e ricerca di siti archeologici, segnano l’inizio di un importante cambiamento che lo porta ad impegnarsi a tempo pieno nella pittura.
Questa scelta è stata motivata dall’esigenza di ricreare superfici naturali, come lastre di pietra grezza, solcate da segni e graffiti che tanto l’hanno colpito nella sua avventura di speleologo.
Toffoletti guarda al fascino della pittura del passato, ma costruisce modelli figurativi attraverso una tecnica personale: l’artista utilizza supporti lignei, su cui, con originalità e sapienza, applica strati di polveri di marmo, ossidi e sabbie, che opportunamente amalgama con l’utilizzo di collanti costituendo la base per la realizzazione di graffiti, rilievi ed incisioni su cui poi applica colori acrilici e pittura ad olio.
Le sue opere hanno due anime, l’immagine e la materia le cui polveri marmoree imprigionano la realtà: donne, volti, alberi, natura, vita.
“...Toffoletti si sofferma a rappresentare la poesia del sentimento muliebre; ed ecco allora la serie delle donne pensanti, in atteggiamenti carichi di riflessività, in cui l’elemento dominante è, non tanto l’angoscia, come si potrebbe pensare a prima vista, ma l’incertezza, la consapevolezza del precario destino umano, manifestato attraverso una soffusa cromaticità priva di segni netti e precisi, idonei a sottolineare coerentemente la condizione umana o forse, nell’intenzione dell’artista, la condizione, ancora oggi, della donna nel mondo…” 

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