Pubblicato all’inizio di questa settimana il > see more">> see more">> see more">Gender Equity Index 2012, analisi annuale che analizza le differenze, le discriminazioni nei confronti dell’universo femminile in 154 nazioni del mondo in base a livello di istruzione, partecipazione all’attività economica ed empowerment delle donne. I migliori continuano ad essere i Paesi dell’area scandinava ed il peggiore in assoluto è l’Afghanistan. L’Italia si posizione a metà bassa della classifica, vergognosamente ultima tra tutte le nazioni europee, a pari merito con Armenia, Vietnam e Madagascar.
Nonostante risultati che amareggiano e danno una dimensione di quale sia la condizione del Paese sotto il profilo sociale, il Gender Equity Index 2012 evidenzia un livello d”istruzione delle donne italiane vicino ai massimi livelli [99/100]. Aspetto che l’indagine condotta dall’AIE [Associazione Italiana Editori], pubblicata ieri, conferma evidenziando come il mondo del libro, della lettura e dell’editoria sia sempre più al femminile. Le donne, in base ai risultati emergenti, leggono e comprano sempre di più degli uomini, “invadendo” anche il mondo editoriale dal punto di vista lavorativo assumendo funzioni di editor, di ufficio stampa o uffici diritti.
Istruzione e quote rose per la politica nostrana sono anche gli elementi sui quali si focalizza la ricerca svolta dall Bocconi che, appunto, evidenzia un maggiore livello di istruzione da parte delle donne attive in politica rispetto ai loro colleghi di sesso maschile, suggerendo che un incremento della presenza femminile possa migliorare la qualità dell’attività parlamentare del nostro Paese.
Scriveva Guido Morselli che “Innamorarsi di una donna non è difficile. Difficile è amarla”. Ipotesi che, comprendendo per definizione il rispetto della persona come base minima dell’amore, pare ahimè essere di assoluta attualità.