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Donne per le donne: auguri

Creato il 08 marzo 2011 da Spaziokultura
L'8 marzo anche quest'anno sta portandosi dietro tutta una serie di polemiche sulle reali opportunità di continuare a celebrare questa ricorrenza. Tante considerazioni si fanno soprattutto dal momento che oggi la donna non è più quella che si doveva emancipare e che era vessata da un maschilismo imperante e autoritario. La storia e soprattutto le tante lotte fatte hanno reso la donna quella che si sognava fin dai tempi delle suffragiste. Tante conquiste ci sono state e tante altre si devono fare, ma ciò che conta è che la società moderna considera la figura femminile imprenscindibile almeno in certi paesi. Può sembrare infatti antistorico fare queste considerazioni, ma credo che è necessario oggi più che mai celebrare una giornata per la dignità, la forza, il coraggio, l'intraprendenza delle donne di tutte le latitudini. Il processo di emancipazione e di affermazione ha prodotto persino una società distorta dimenticando per esempio che in molte regioni del mondo le donne continuano a essere subordinate agli uomini. Non ci dimentichiamo del ruolo del gentil sesso nel mondo arabo o del poco spazio che continuano ad avere anche in occidente in politica, nell'imprenditoria, nella gestione del potere. La donna ha fatto un grande percorso, ma ancora paga secoli di maschilismo, di sottomissione, di maternità quale unica ragione. Nel passato persino in alcune importanti civiltà come quella egizia la donna aveva un ruolo definito e riconosciuto, tuttavia rimaneva pur sempre "la signora della casa". Non che ci dispiace che prevalga quasi sempre l'idea materna, ma non può essere sempre la sola o quella principale. La donna è anche altro... è intelligenza... è creatività... decisione... autorità quando serve... socialità... bellezza... appunto mamma. La complessità e la ricchezza del femminismo propositivo sono un grosso supporto per la società attuale in termini di qualità e di alternativa.La donna è il complemento naturale ad una società che ha perso di vista la strada da percorrere e che si deve riconoscere in quelle figure che ne possano assumere il controllo. Tuttavia al completo riconoscimento della figura femminile c'è un ostacolo reale e non si tratta di uomini: la donna troppo spesso ragiona contro se stessa. L'ambizione e l'invidia di cui oggi sono incubatrici rappresentano spesso un impedimento tale che non si va oltre. Donne per le donne allora e il mondo intero potrà giovarsene.

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