In Internet vedo girare da un po' di giorni questo (divertente?) video che pubblicizza giocattoli ingegnosi in cui tre bambine, stanche degli
stereotipi imposti dalla società ed annoiate dai giochi proposti loro, decidono di divertirsi a modo loro. Il video è molto carino, le tre bambine estremamente pestifere ed il messaggio che
lanciano apprezzabile, anche se scontato.
Non a tutte le bambine piacciono le bambole, il rosa, le fate e far finta di cucinare. Ad alcune piacciono le macchinine, i lego, costruire qualcosa con le proprie mani. A otto anni. Poi a dodici
anni amerà tutt'altro. A sedici ancora altro, che magari nemmeno immagina a otto.
Non posso far a meno di pensare a mio nipote che a cinque anni sconvolse i nonni chiedendo a Babbo Natale una cucina. UNA CUCINA. Un regalo da femmina. Apriti cielo. I nonni entrarono in
confusione come api intontite dal freddo, predicando contro la possibile gaiezza del nipote primigenio, mentre mia cugina semplicemente gliela comprò. Lui ci giocò molto e l'anno dopo chiese un
banco da fabbro, con buona pace dei nonni.
Detto questo, odio fermamente chi regala l'asse da stiro ad una bambina, ma anche chi regala un finto fucile ad un bambino. Anzi, tra i due detesto cordialmente di più il secondo.
Contemporaneamente mi è capitato sottomano un altro articolo, ben più preoccupante, che afferma l'arretratezza dei libri scolastici delle elementari usati nelle scuole italiane ed inchiodati agli stereotipi degli anni'50.
Secondo una analisi statistica, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, il genere maschile soverchia quello femminile. Non solo i protagonisti sono in genere maschi, ma alle femmine
in genere vengono associati aggettivi poco carini quali: smorfiosa, pettegola, vanitosa, apprensiva.
Certo, tutto il contrario dei maschi, descritti come coraggiosi, temerari, sicuri, liberi mentre sono occupati in attività lavorative interessanti come il dottore, l'ingegnere, il re, attività
che si svolgono fuori casa mentre le femmine stanno a casa a stirare.
O, al massimo, fanno le fate o le principesse, attività che hanno un grande mercato nel mondo reale e che sono in testa alle richieste di recruiting del 2013.
Questo emerge dai libri delle elementari più usati, ed è anche quello che in genere emerge (fate a parte) da "Cuore" il libro di De Amicis che però è stato pubblicato nel 1886.
Si sa, in Italia siamo moderni ed aggiornati.
Abbiamo riferimenti culturali all'avanguardia.
Politiche sociali terribilmente attuali ed aderenti alla realtà della vita quotidiana.
Quindi, come possono essere i testi scolatici dei nostri figli?
Non che certi genitori siano migliori...