Visto in Dvx.
Qui l'intricata trama del film.
La commedia chiassosa ed estrema (più nella parte visiva che non nel contenuto) di Almodovar qui raggiungi picchi di bellissimo kitsch che a tentare di ripeterlo si riuscirebbe solo a rovinare tutto.
Una commedia sui generis, che inizia come gioco degli equivoci per poi passare alla screwball comedy, per aggiungerci qualcosa della commedia dei sessi con un solo sesso come protagonista. Almodovar prende tutto quello che riesce dalle commedie americane classiche, le mixa con uno stile irriverente e colori eccessivi e quello che viene fuori ha del miracoloso.La storia è assurda, divertente e perfettamente congegnata. Ogni elemento della sceneggiatura, anche il più infimo, ha un motivo d’esistere e viene ripreso in scene successive della pellicola in un gioco a incastri perfetto.In più dietro alla macchina da presa c’è un tizio che sa come fare un film. Il fatto che la coppia non comunichi mai direttamente se non nel finale (solo tramite la segreteria, il telefono o nel geniale dialogo a distanza della sala doppiaggio; vero colpo di genio) o la bellissima conversazione telefonica tra le due donne che guardano in camera mentre dialogano in una versione riaggiornata della lettera recitata da chi la scrive di Bergman; ecco questi sono solo due esempi di un film densissimo sotto ogni punto di vista.