Doom & Destiny – Da nerd a eroi
di Giorgio "Trex" TirettiParlare di giochi sviluppati in Italia è abbastanza raro ma ha sempre il suo fascino. Questa volta ci spostiamo nell’ambiente degli indie game toccando i giochi di ruolo più tradizionali e che abbiamo imparato ad amare grazie alle produzioni dei grandi sviluppatori nipponici. Il titolo in questione è Doom & Destiny che abbiamo avuto modo di provare nella sua versione PC, visto che il gioco è presente anche sui dispositivi mobile.
Quattro nerd si avviano verso casa di un amico comune per organizzare una sessione molto particolare di Dungeons & Dragons, ma una volta entrati nello scantinato dell’abitazione si troveranno sbalzati all’interno di un mondo sconosciuto dove verranno accolti come quattro eroi leggendari e, una volta messi alla prova dal Re verranno inviati in giro per il mondo a compiere il loro destino, ovvero sconfiggere la classica minaccia malvagia e riportare l’equilibrio. Nonostante la trama non spicchi assolutamente dal punto di vista dell’originalità c’è da dire che Doom & Destiny è completamente pieno, praticamente in ogni angolo, di citazioni e riferimenti ai più grandi videogiochi (parliamo di saghe storiche come Final Fantasy e The Legend of Zelda), film e opere letterarie (Il Signore degli Anelli) o addirittura a personaggi che, con il tempo e grazie ad internet, sono diventati delle vere e proprie icone, infatti non è possibile lasciare trascurata la menzione fatta a Chuck Norris presente in uno dei tantissimi dialoghi apparentemente senza senso di questo gioco. La narrazione, infatti, procede in modo molto leggero, con linee di testo costellate di parole molto colorite e di risposte completamente senza senso anche in quei frangenti in cui bisognerebbe comprendere il reale motivo di tutto ciò che sta succedendo all’interno della trama. Il tutto per alimentare il clima di follia generale che ruota intorno a quest’opera.
Doom & Destiny si presenta come un gioco di ruolo a turni. Durante le fasi di esplorazione attraverso le diverse ambientazioni che comporranno il mondo diviso tra Destino e Eidous ci saranno i più classici incontri casuali che, dopo la rottura dello schermo, si presenteranno con una visuale laterale con i turni che verranno regolati dalla velocità di ogni singolo membro del party, dei nemici e non solo. Grazie al menu principale possiamo accedere alla voce strategia che consente di selezionare i diversi membri del party e assegnare ad uno di essi il ruolo di leader con diversi benefici sul resto del gruppo. Scegliendo il guerriero HP e Forza, con il Mago invece MP e Spirito, con il Ninja saranno Velocità e Evasione e, infine, il Pirata darà la possibilità di aumentare Critico e Resistenza. Oltre alla selezione del leader del party, che può cambiare a seconda della situazione per adattarsi al meglio ai nemici che si fronteggeranno, è possibile scegliere anche la linea in modo tale da regolare al meglio l’equilibrio delle forze in campo. Durante il combattimento vero e proprio sarà possibile scegliere tra le più classiche azioni disponibili nei giochi di ruolo a turni, ovvero l’attacco fisico con le armi in dotazione, l’utilizzo delle abilità, spendendo ovviamente gli MP dovuti, la difesa, l’utilizzo di oggetti curativi o di supporto e la fuga nel caso le cose stiano volgendo al peggio.
Illimitato potere!La gestione delle abilità, diversamente da quanto si può immaginare, avviene in modo molto sapiente senza concederci la possibilità di donare a tutti ognuna di quelle che è stato possibile apprendere o acquistare durante l’avventura. Tutto sarà regolamentato attraverso l’utilizzo dei Punti Potere che scaleranno in base al costo di ognuna, scegliendo l’assetto ideale per ogni personaggio considerando anche gli effetti. Sarà importantissimo, soprattutto nelle fasi più complesse scegliere un ottimo equilibrio tra i poteri di attacco, quelli di recupero, supporto e le abilità per abbattere le caratteristiche dei nemici. Andare avanti in questo gioco risulta davvero molto complesso e ci saranno alcuni frangenti che possono portare alla frustrazione visto che è sempre fondamentale avere tutti i personaggi curati dato che negli scontri tutti i nemici cominceranno ad attaccare sistematicamente o quello che infligge più danni o il membro del party con il livello degli HP più basso. Questo, oltre a rallentare di molto il ritmo degli attacchi può portare ad un Game Over improvviso e nel bel mezzo di un punto in cui si credeva impossibile morire.
Ad inasprire ancora la difficoltà c’è anche un sistema di economia molto rigido e un numero non proprio elevato di punti esperienza che vengono assegnati alla fine dei combattimenti. Questo, infatti, ci porta subito a dover spendere non poche ore a “farmare” aumentando così il proprio portafogli e il livello di ogni singolo personaggio che, una volta effettuato il level-up avranno a disposizione tre punti statistica da assegnare ai quattro parametri principali per decidere come far evolvere ognuno di loro. Per guadagnare molti più soldi, invece, può tornare molto utile rivendere il vecchio equipaggiamento e tutti quegli oggetti secondari che si reputano inutili. Inoltre, c’è da sottolineare la possibilità di portare a compimento diversi obiettivi, legati alle tipologie di nemici, che permettono di sbloccare degli oggetti speciali altrimenti non accessibili tramite i negozi o negli scrigni.
I ragazzi di Heartbit Interactive hanno deciso di sviluppare questo gioco utilizzando il famosissimo tool RPG Maker e quindi di certo non possiamo parlare di un prodotto che punta tutto sulla grafica. Naturalmente il tutto viene realizzato in maniera molto semplice ma la conformazione delle ambientazioni, soprattutto dei vari dungeon, mostrano comunque un’ottima attenzione ai dettagli nel cercare di ricreare luoghi complessi. Discorso completamente analogo per il comparto sonoro che viene formato da tracce di base capaci comunque di colpire l’orecchio del giocatore. Il doppiaggio, invece, è completamente assente ma i dialoghi scritti, come già riportato sopra, hanno quel tocco di non-sense e di follia che ci permettono di restare incollati allo schermo per tutte e 20 le ore necessarie per portare a compimento il nostro compito di salvezza del mondo.