Ecco, ora che è arrivato il giudizio della Corte Europea, dopo 14 anni, tutti si risvegliano dal torpore anestetico in cui preferiscono vivere e scoprono l'ignominia dei fatti del G8 di Genova. Tipico della nostra cultura clericaleipocrita.
Ora nei media è un florilegio di commenti, rivisitazioni, interviste alle vittime, analisi retroattive, dichiarazioni di buoni intenti del Potere attuale, ma nessuna aperta, chiara, netta ammissione di colpa dei rappresentanti del Potere di allora.
Ma è la solita vecchia trita storia: ci si accorge che ogni tanto la Polizia di Stato, quando scatenata sui manifestanti oppositori, fa male e agisce con bestiale violenza. E' sempre stato così! Fin dai tempi dell'Unità d'Italia, e prima, passando poi dal periodo di Scelba, poi dal '68 e anni 90, via via 1977, G8 2001 fino ai giorni nostri.
Certo il grado di violenza e sadismo della repressione di Scaiola, governo Berlusconi, ha toccato limiti talmente eccessivi da portare, finalmente, a questa importante sentenza esemplare.
Ma non credo che in seguito le cose potranno tanto cambiare, finchè un Angelino Ministro dell'Interno potrà continuare a mettere il veto, per esempio, sulla possibilità di identificare, anche con una sigla, il poliziotto in azione.
La triste realtà è sempre la stessa: il Potere, qualsiasi sia, difende sempre se stesso e le sue porcherie.