Godersi il momento, l’attimo fortunatamente bello e sereno che si sta vivendo. Capacità che a me non riesce facilissima abituata come sono a pensare sempre a cosa succederà dopo, a come potrebbe andare, al fatto che dopo la domenica c’è il lunedì (vogliamo parlare della malinconia della domenica sera?), che dopo una giornata leggera domani sarà pieno di impegni. (Che rottura eh…) Ma quando è che da piccoli si smette di godersi tutto quello che c’è senza retro pensieri e paranoie e si comincia a pensare al famigerato dopo?
Un bel libro interessante che si addentra nelle riflessioni dei bambini, nelle loro sensazioni e nelle loro emozioni legate ai vari “poi” della vita è “Dopo” di Laurent Moreau edito da Orecchio Acerbo. Dello stesso autore tempo fa abbiamo parlato del bellissimo “A che pensi?”, da recuperare per forza se lo avete perso. Qui un bambino biondissimo si interroga su quello che avviene dopo vari eventi della natura, del tempo, dello spazio e dei rapporti umani in modo lieve ma altrettanto intenso. Un’alternanza di piccole riflessioni apparentemente banali su esperienze che abbiamo provato tutti e pensieri molto profondi. Pensieri sparsi qua e là senza un apparente filo logico se non lo scorrere delle stagioni che compongono un anno.
“Dopo l’inverno la primavera restituisce i colori”- “Dopo la pioggia ci sono immensi laghi da attraversare”- “Dopo che la sveglia ha suonato provo a ricordarmi i miei sogni”- Dopo la rabbia c’è il silenzio”- “Dopo le capriole mi gira la testa”- Dopo un lungo silenzio non so più cosa dire”- Dopo un pomeriggio dai miei cugini non ho mai voglia di tornare a casa”- “Dopo il bagno la mia pelle è tutta raggrinzita”-Dopo questo attimo, non ci sarà mai più questo attimo”.
Un libro raffinato e intenso, a tratti sognante e poetico, accompagnato da immagini delicate e profonde in cui i colori caldi come il giallo e il rosso si alternano ai toni freddi del blu. Un albo diverso dalla maggior parte di quelli pensati per bambini, un libro che si differenzia dalla massa, da leggere con calma e lasciar sedimentare per generare sensazioni e riflessioni importanti sul senso del tempo e dell’esistenza. Sicuramente da leggere insieme ai bambini condividendo con loro le emozioni e i pensieri suscitati.
Tra l’altro non sempre il dopo è negativo. Dopo un brutto momento le difficoltà passano e si ricomincia a sorridere, dopo la pioggia esce il sole (e qui non ci piove!). Il dopo può anche essere bellissimo e pieno di opportunità, basterebbe ricordarsene. Mi metterò un post-it!
Segnalazione: a proposito di Orecchio acerbo, splendida casa editrice di questo albo e di tanti altri meravigliosi, il 9 maggio alla Casina di Raffaello di Roma ci sarà L’orecchio acerbo day per festeggiare il 150° titolo pubblicato! Una grande giornata di letture, incontri e presentazioni.
Siete anche voi vittime della sindrome del “dopo” che rovina il qui e ora? Come lo affrontate?
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