Dopo è troppo tardi

Quando a maggio l’Europa era in ansia a causa della crisi greca, Enzo Mattina, intervistato per Iris Press, notò l’anomalia delle agenzie di rating. “Il fatto singolare – spiegò – è che le banche e le agenzie di rating hanno visto dopo quello che dovevano vedere prima”. Lo stesso concetto è stato espresso ieri, in riferimento all’Irlanda, da Pino Dato su Lettera43:

Economia e finanza, anche nel caso Irlanda, non vanno, per l’ennesima volta, d’accordo. Lo dimostra l’autorevole (ma lo è ancora?) Standard & Poor, che il giorno dopo le misure di sostegno decise da Europa e Fmi declassa l’Irlanda di una A. Ma non ha, un’autorevole società di rating, software giganteschi che possono declassare non dopo ma prima? Per declassare adesso non occorre chiamarsi Standard & Poor. Anche questo è il fascino della finanza. E dell’ignoto nella finanza: un fascino nel fascino. Un disastro nel disastro.