come già immaginavo, perchè a volte ad essere prevenuti non si sbaglia, non s’ è sentito nulla di realmente concreto, solo frasi ad effetto e battute al fulmicotone.
la cosa più surreale è stata sentire che il problema dell’ Italia è la zia di tabacci che vende le uova prodotte dalla sua gallina al vicino di casa senza emettere scontrino. e che per combattere l’ evasione bisogna mettere i cittadini in “conflitto d’ interesse”. e già, perchè se il gruppo marzotto evade milioni su conti all’ estero, io che litigo con il gelataio per lo scontrino su un cono gelato salverò l’ Italia dal default, aumenterò l’ occupazione, migliorerò la scuola, la giustizia, impedirò che debitori strozzati dalle banche si suicidino e richiamerò investitori esteri.
solo vendola mi è piaciuto quando iniziò con ” caro marchionne, io non le ho mai creduto”. in effetti neppure io.
l’ italia politica è in ritardo di 30anni. sulla forma e quindi sulle primarie e sul confronto televisivo, e nella sostanza, quest’ ultimo ben più grave ovviamente. quello che ora ci sta facendo navigare in questo mare di fango e merda, composto molto simile allo strato che ricopriva le strade delle prime grandi metropoli alla fine del 1700, dove i “signori” camminavano sulle passerelle e i “poveracci” smerdati al ginocchio.
è ancora così. i signori sono sempre gli stessi, e i poveracci anche.
e ora chiamatemi pure populista. meglio che bugiardo speculatore di ‘sto cazzo, naturalmente.
in attesa di quello del centro destra, di confronto. chissà se anche loro ripudieranno a parole casini. vabbè, per il resto le aspettative son le stesse.
vi lascio invece con un “vecchio” che nella vita è stato coerente, come nella morte. tanto per evidenziare alcune differenze, tipo sincerità e umorismo.