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DOPO IL VUOTO... la cena di un niente, che colma

Da Laurascarpa @scarpalalaura
Giornata in cui ho trasgredito, ma pochissimo, quando si è ospiti...
e oggi pesce :)
Ma questo post lo dedico a un altro giapponese.
Sì, ieri, vedendo Jiro Taniguchi e poi ripensandolo, con questa storia della carne in scatola che è tutta un storia di guerra, se ci pensiamo bene, di dopo guerra, di vincitori (gli americani) di una nuova epoca, che inizia lì, anche se risale ai pionieri... ben insomma, questo sentire vicini i bambini giapponesi e italiani degli anni 50 e 60 deve far pensare.
Ma a me è venuto in mente altro, sempre cibo semplice, ma l'opposto. un cibo estremamente giapponese che dà il titolo a un bellissimo film di Ozu (e chi non ha mai visto film di Ozu provveda subito a colmare la lacuna).
DOPO IL VUOTO... la cena di un niente, che colma
Il sapore del riso al tè verde (1952)
Proprio questa scena.
Una coppia ha raggiunto la noia, il distacco. la moglie è insoddisfatta, aspira ad altro, il marito è modesto e lavora. Non parlano più.
Parlano una sera che lui arriva tardi  a casa e non c'è molto da mangiare (lei non prepara granché) e mangia (mangiano) il riso al tè verde, un sapore povero e semplice che fa parte della di lui infanzia.
Ecco la ricetta
Avete certamente sempre del riso bollito in casa (se siete giapponesi, nel 50)
è freddo
lo riscaldate vesandoci sopra un po' di tè verde preparato al momento e bollente
poco, solo per scaldarlo, ma gli dà anche aroma.
Mangiatelo accompagnato da sottaceti (lo so in Giappone mettono tutte le verdure sottoaceto in modo diverso, ma funziona anche con le nostre, e ne bastano poche, ma un po' varie... eviterei le cipolline)
mangiatelo con le bacchette, se potete. In silenzio, parlando con amore.
Anche da soli, però, può essere un modo di guardarsi dentro.
ecco, è una cena di nulla, eppur.
Guardate, una coincidenza che non so che cosa significhi, nel link che ho messo dopo il nome di Ozu e le sue date di nascita e morte c'è scritto Mu – il nulla
DOPO IL VUOTO... la cena di un niente, che colma
volevo decrivervi la frittatina di nulla... ma mi pare fuoriluogo.
In compenso digitando Ozu e fumetto su internet scopro... che c'è un festival del cortometraggio  dedicato a Ozu, a Sassuolo, che quest'anno ha aperto un concorso a fumetti per chi disegnava il miglior finale di film. Il festival si svolge dal 13 al 16 ottobre, il concorso è chiuso, ma ora sono MOLTO curiosa... in ogni caso tra gli ospiti c'è Davide Toffolo... tutto continua come un lungo serpente. Ne riparleremo.
Ed eccovi la ricetta della frittatina super-leggera
Uova di radicchio
Ingredienti
• Radicchio, mezza gamba (di quelle tonde o una intera se di Treviso VERO)
• 2 uova (controllate la qualità , meglio ruspanti)
• sale
• acqua
• erbe secche a scelta
Procedimento
• mettere il radicchio affettato in un pentolino antiaderente (a fuoco medio-basso), con un pizzico di sale, coprite e fate appassire ben bene, se occorre aggiungete un cucchiaino d'acqua.
DOPO IL VUOTO... la cena di un niente, che colma
• Nel frattempo sbattete bene le due uova con l'aggiunta di un cucchiaino d'acqua, erbette e pochiiiiiissimo sale.
• Buttare le uova sul radicchio e tappare col coperchio (a fuoco vivace). Dopo 3 minuti dovrebbero essere cotte.
DOPO IL VUOTO... la cena di un niente, che colma• Ribaltare nel piatto e mangiare accompagnate da un contorno (per esempio i pomodori, che legano bene con le uova, magari conditi con le stesse erbette, sale e un filo di crema di aceto balsamico).
DOPO IL VUOTO... la cena di un niente, che colma
PS secondo me le mangiano anche i giapponese delle cose così ^^

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