Per uno che si diletta a gestire un blog Renzi è una vera manna. Basta ascoltarlo in qualsiasi dichiarazione che fa e puoi subito metterti a scrivere il tuo post quotidiano. Meno male che ormai se ne sono accorti anche coloro che hanno tifato per lui e che lo hanno, quindi, lanciato nell’Olimpo, della politica italiana. Olimpo fatto di Minetti, Carfagna, Fiorito, Razzi, prima, e ora di Boschi, Picierno, Moretti e chi più ne ha più ne metta. Così adesso lo chiamano “sola”, come ho fatto io da subito.
Ieri sera s’è presentato puntualmente all’apertura della trasmissione del piddino per eccellenza Fazio, il quale si guarda bene, naturalmente – lecchino com’è – di mettere in difficoltà il suo presidente del consiglio, davanti alle contraddizioni che lui stesso si fa.
Parlando del suo nemico numero uno in questo momento, l’Articolo 18 (perché in altri momenti, quando ancora aspirava a diventare presidente del consiglio, l’Articolo 18 non lo preoccupava più di tanto), è arrivato a dire – nel giro di pochi secondi – queste due cose:
- che le aziende straniere hanno terrore di fare impresa in Italia per colpa dell’Articolo 18.
- che l’Articolo 18 riguarda solo 2000 casi l’anno, quindi è inutile.
Ma benedetto Matteo, ma ti rendi conto delle contraddizioni in tutto quello che dici? Ma soprattutto se ne rendono conto quelli che ti hanno dato il 40,8% a fronte della promessa degli 80 € in busta – tolti in parte a me, pensionato, che da gennaio di quest’anno percepisco 28 € in meno al mese, più 16 € di aumento che avrei avuto, quindi un totale di 44 € al mese in meno?
Ma possibile che gli Italiani, dopo l’esperienza dell’Unto del Signore, non abbiano saputo mettere a capo del governo che un Bisunto del popolo? Una vera e propria sola, come l’ha definito bene Della Valle, che tutto può essere anche lui, fuorché simpatico?
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Dopo l’Unto del Signore è arrivato il Bisunto del popolo, Renzi