C’era chi lo sosteneva da tempo; il Partouche Poker Tour non poteva continuare ad andare avanti, attirare field di giocatori importanti e mantenere alto il proprio prestigio nelle condizioni in cui si è trovato negli ultimi anni. E così è arrivata la fine per uno dei tornei di poker live con maggiore visibilità in Francia e, nonostante le polemiche, possiamo dire cha la fine era davvero annunciata.
Oltre ai tanti problemi finanziari di quest’ultimo periodo, sono stati soprattutto gli scandali a caratterizzare gli ultimi anni del circuito a determinarne l’inesorabile discesa verso la fine.
Prima c’è stata l’esclusione del player Ali Tekintamgac dopo il tentativo di collusion durante un’edizione passata, poi il field di giocatori che lamentavano la scarsa sicurezza ed hanno iniziato ad abbandonare il torneo e per ultimo lo scandalo dell’edizione 2012 con il montepremi ridotto quando già molti giocatori erano in the money e successivamente riportato alla misura originale. Insomma una forte approssimazione che gli organizzatori hanno provato a giustificare ma senza ottenere grandi successi. Il torneo chiude per decisione dello stesso patron Partouche che dopo aver dichiarato di sentirsi offeso dalle notizie apparse sulla stampa, aveva preso l’attesa decisione.
Attualmente il Gruppo si trova in fortissime difficoltà anche per quanto riguarda il settore dell’online che molto poggiava sulla stima dei players per il circuito Live. Le pessime figure collezionate non hanno certo fatto bene al Gruppo senza contare che in Francia la legislazione sul poker online risente ancora di qualche incertezza. Con la chiusura del Torneo la piattaforma non potrà più proporre i satelliti di qualificazione e tutte le iniziative di supporto al circuito di Cannes con un evidente calo delle entrate che rischia di provocarne il crack. L’ammissione arriva dallo stesso Gruppo che tramite un portavoce ha fatto sapere che il sito partouche.fr di poker online, che è stato in gran parte basato sulle sinergie con il Partouche Poker Tour, vedrà la sua attività sostanzialmente ridotta.
La pressione fiscale applicata al gioco in Francia non faciliterà le cose al Gruppo che potrebbe decidere di chiudere anche il settore online, decisione che potrebbe rivelarsi disastrosa per l’intero settore considerando le affiliazioni e la ripercussione sulla visibilità del poker francese all’estero.
L’alternativa possibile al momento sembra una collaborazione con vari eventi live di grande impatto come l’ISPT, l’International Stadium Poker Tour, che debutterà a Wembley nella prossima stagione e che potrebbe risollevare le sorti del Gruppo.