Le sfavorevoli circostanze non ci permettono in questo caso di dire che abbiamo vinto. Tuttavia occorre ridurre la portata psicologica dello spiacevole ‘evento e in questo quadro l’Istituto di retorica nazionale impone le seguenti regole:
1) Non usare la parola sconfitta, goleada, disastro. Usare solo espressioni ammesse dal comitato destra – centro – sinistra, nell’ordine : mancò la fortuna non il valore, eroi comunque, l’importante è partecipare.
2) Non accennare al fatto che il premier non conosce le parole dell’Inno nazionale e non mettere assolutamente in relazione la sua presenza con la figuraccia.
3) Far notare anzi che tutto è come al solito: Monti c’è, ma l’Italia no.
4) Non riferire assolutamente che dopo il recente vittorioso vertice, l’Italia dovrà sborsare 17 miliardi di euro per salvare le banche spagnole.
5) Si fa esplicito divieto di chiamare Rajoy culone inchiavabile.
6) Dire che la frase del premier dopo il 4 a 0: “in Italia sappiamo superare le difficoltà”, è stato in realtà pronunciata dal compositore automatico di frasi di Monti che purtroppo è solo in fase sperimentale e alle volte restituisce l’impressione di idiozia.
Inoltre
L’associazione nazionale salotti e cortigiani, il centro studi Fiat per il recupero della schiavitù, l’albo professionale dei firmatari di documenti e l’associazione accademici parenti di accademici, fanno appello affinché i media traggano spunto dall’evento sportivo per sottolineare i vantaggi della mediocrità.