Non sto qui a criticare per l’ennesima volta Renzi, cresciuto ed impregnato di berlusconismo, sino al punto di rivalutare il pregiudicato come il pregiudicato bravo imprenditore rivalutò e rivitalizzò i fascisti che in questo ventennio si sono riorganizzati al meglio.
Mi preme mettere in risalto, ancora una volta, la “filosofia” di Grillo che ho paragonato ai fascisti sin dalla prima ora della sua scesa in campo.
Ha indetto un referendum, democratico, sul suo blog chiedendo alla base se volessero che il M5S partecipasse alle consultazioni e la base ha detto si.
Faccio un preambolo, Renzi ha una prosopopea ed una presunzione di se smisurata, forse superiore al pregiudicato di Arcore e, dopo avere sbertucciato Bersani, ha pensato bene di avere un confronto con Grillo pensando di essere più intelligente e furbo di Bersani.
Dall’Unità: Meno di un anno fa, quando Pierluigi Bersani fece l’errore di accettare la diretta streaming per il turno di consultazioni con i grillini, Matteo Renzi, in una intervista al Corriere della Sera lo accusò con queste parole: “Mi veniva da dire, Pierluigi, sei il leader del Pd, non farti umiliare così! Ho pensato a cosa doveva provare una volontaria che va a fare i tortellini alla festa dell’Unità: credo ci sia rimasta male nel vedere il suo leader trattato così”.
Sappiamo come è andata.
Non l’ha fatto nemmeno parlare, per la gioa della redazione del Fatto Quotidiano che ha avuto degli orgasmi, ma così facendo ha disatteso il volere della base.
Grillo e Casaleggio non volevano partecipare alle consultazioni con il presuntuso, cosa che tutto sommato condivido, ma è quello che è successo dopo che mi fa riflettere, il fatto che Grillo ha preso per il culo la sua base che l’ha “costretto” a partecipare.
E’ andato preparato per far fallire il tutto così facendo non ha fregato Renzi ma ha tradito il mandato della sua base.
Si è limitato a ripetere sempre le stesse cose che scrive nel blog impedento, di fatto, un confronto.
Intendiamoci, non me ne frega meno di niente di come ne è uscito Renzi il bomba, a Milano lo chiameremmo il pirla, ma di come ne è uscita la base del M5S che intende veramente cambiare le cose, o almeno tentarci.
Lui, con l’atteggiamento tenuto ieri, ha detto alla sua base: Io sono io e voi non siete un cazzo. Copiando il Marchese del Grillo perchè i migliori testi per i suoi spettacoli sono quelli scritti da altri, come in questo caso.
Ha fatto pure lo spiritoso: sono per una dittatura democratica.
Ho pensato subito: lui è per un fascismo “buono” come quello che blaterava il pregiuducato e, se non sbaglio, la sua ex capogruppo.
Insomma un fascismo alla genovese, probabilmente con il pesto ma senza mortaio, senza guerre e senza Ventotene.
I dissidenti, i senatori dissidenti, sono indicati nel blog con nome e cognome e tanto di foto, ma tranquilli, nessuno verrà mandato a Ventotene gli basta farlo in modo virtuale.
Mi sono preso migliaia di offese per aver considerato Grillo un fascita, fortunatamente c’è lui stesso che non perde occasione per darmi ragione.
Senza pubblicare il mio nome e la mia foto, ma sono contento lo stesso, non cerco visibilità o fama temo solo per la democrazia traballante in un Paese sfinito che pensa all’uomo forte.
Guarda caso quello a cui puntava Gelli che era convinto di arrivarci con il Cavaliere pregiudicato e qualche Generale pronto alla bisogna.
Gli è andata male, ma forse ci riesce con Grillo, se campa abbastanza, il tempo di arrivare al 51%.
Come saranno contenti i bravi elettori di sinistra che hanno votato Grillo sperando nel cambiamento, nella svolta.
Obiettivamente una svolta c’è stata, a destra, ma non penso che questo fosse il loro obiettivo.
Avete voluto che andassi a Roma ad incontrare Renzi? Ed io vi ho fatto un mazzo così.
IO sono io e voi non siete….
Dopo la rivalutazione del fascismo buono, da parte del pregiudicato e di una grillina, siamo arrivati alla “dittatura morbida”. Un fascismo ma senza guerra.
Creato il 20 febbraio 2014 da Slasch16Possono interessarti anche questi articoli :
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