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Dopo New York Wheatfield arriva a Milano

Creato il 09 luglio 2015 da Alchimag

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festa del raccolto del grano

Stiamo parlando di Wheatfield (Campo di grano),  l’opera d’arte ambientale dell’artista americana Agnes Denes, spettacolare intervento di Land Art ecologica concepito e realizzato nel 1982 al Battery Park City di New York. Lo scopo era richiamare all’attenzione del pubblico valori come la condivisione del cibo e dell’energia, la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, la crescita sociale ed economica nel rispetto della qualità della vita degli individui e delle comunità, valori che rischiano sempre più di essere dimenticati dalla società globalizzata. Wheatfield è rimasto nella memoria come una delle opere di arte ambientale più celebri, un capolavoro dalla potente carica simbolica e dalla grande forza trasgressiva.

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Oggi Agnes Denes ha accettato l’invito della Fondazione Riccardo Catella e della Fondazione Nicola Trussardi a realizzare l’opera a Milano, in occasione di Expo, per rinnovare questo messaggio di ritorno alla semplicità e alla concretezza della terra, portatrice di vita e di prosperità. Wheatfield, infatti, non è soltanto un’opera d’arte ma è soprattutto un concetto universale, un grande motore di aggregazione e impegno sociale, che coinvolgerà centinaia di cittadini nelle fasi della coltivazione in un’esperienza che si lega alla storia agricola del nostro Paese: dalla semina al raccolto e alla trebbiatura, grazie al supporto degli agricoltori di Confagricoltura, la più antica organizzazione nazionale di rappresentanza agricola “made in Italy”. A partire dal 28 febbraio il campo di grano di 5 ettari è stato seminato a Porta Nuova, trasportando nell’area 15.500 metri cubi di terra da coltivo, utilizzando 1.250 chili di sementi di grano della tipologia Odisseo (250 chili per ettaro) e circa 5.000 chili di concime. Il progetto verrà curato fino a ottobre 2015 per poi cedere il posto al nuovo parco pubblico “Biblioteca degli Alberi”.

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Come spiega l’artista: “Fare arte oggi significa assumersi delle responsabilità nei confronti dei nostri simili. Siamo la prima specie che ha la capacità di alterare consapevolmente la propria evoluzione, fino a porre fine alla propria esistenza. Abbiamo preso in mano il nostro destino, e il nostro impatto sulla terra è stupefacente. A causa del nostro incredibile ‘successo’ stiamo stravolgendo il pianeta, sperperando le sue risorse. Siamo giovani, come specie, e ancora più giovani come civiltà e, come bambini spericolati, avviamo processi che non sappiamo controllare. Credo che il nuovo ruolo dell’artista sia quello di creare un’arte che vada oltre la decorazione, l’oggetto e il suo uso politico; un’arte che metta in discussione lo status quo e le infinite contraddizioni che accettiamo e approviamo. Un’arte che inneschi e ravvivi il pensiero.”

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Wheatfield costituisce il nucleo del progetto “MiColtivo, The Green Circle” dedicato all’agricoltura urbana, che rientra nel palinsesto di iniziative civico – culturali dedicate alla “Porta Nuova Smart Community”, promosso da Fondazione Riccardo Catella per il 2015 e annunciato pubblicamente a fine febbraio. Si collega anche alla mostra della Fondazione Trussardi “La Grande Madre”, che sarà inaugurata a Palazzo Reale ad agosto, riprendendo i temi centrali di Expo attraverso le energie e le visioni dell’arte del nostro tempo.

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Wheatfield_Milano
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Wheatfield_gigante verde_detail
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@alchimag


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