Stanno rientrando a Mazara del Vallo i cinque pescherecci fermati ieri pomeriggio da una motovedetta egiziana a 25 miglia dalla costa nordafricana. Le imbarcazioni – ‘Luna Rossa’, ‘Flori’, ‘Eros’, ‘Atlantide’ e ‘Ghibli’ – erano state dirottate ieri sera nel porto di Alessandria. I 35 marittimi tra siciliani e nordafircani, sono stati trattenuti solo per poche ore e liberati dopo un ammonimento a pescare fuori dalle acque territoriali egiziane.
La notizia è stata comunicata dal presidente del Distretto produttivo per la pesca ‘Cosvap’, Giovanni Tumbiolo, che aveva informato dell’accaduto il ministro degli Esteri Giulio Terzi . Il ministro, che qualche ora prima era stato in visita nella Repubblica di Egitto, ha subito chiesto al console di Alessandria di assistere i marinai e all’ambasciatore italiano al Cairo, Claudio Pacifico, di mettersi in contatto con il ministro degli Esteri egiziano.
La vicenda che si lega ad un vero e proprio restringimento dello spazio di pesca del nostro Paese rende più che mai necessario nuove modalità di cooperazione tra i paesi e per la pesca del Mediterraneo.