Anche il sito americano di Nintendo è finito sotto attacco degli hacker del gruppo Lulz Security. I pirati informatici, a differenza di quanto hanno fatto il mese scorso con Sony, non hanno sottratto i dati degli utenti ma hanno rubato solo un file di configurazione del server e lo hanno pubblicato poi su Twitter.
L’attacco non era quindi destinato a causare dei danni alla Nintendo, come gli stessi hacker hanno sottolineato su Twitter dimostrando amore incondizionato al colosso nipponico, ma solo a mettere in luce un’anomala debolezza del suo sito internet ufficiale.
Un’altro attacco, di ben altra natura, i pirati lo hanno portato al server del Federal Bureau of Investigation degli USA, ovvero all’FBI, rispondendo con i fatti alle parole dure che l’amministrazione Obama aveva rivolto a coloro che bucavano i firewall di sicurezza solo per dimostrarne la debolezza.
In ogni caso l’ormai celeberrimo collettivo virtuale Lulz Security ha dimostrato di essere un avversario temibile e pericolosissimo, in grado perfino di battere i severissimi livelli di sicurezza dei federali americani; tuttavia questo non può e non deve esautorare Sony dalle responsabilità di quanto accaduto al Playstation Network.