Dopo un buon inizio di seduta
Bene Autogrill, A2A e Buzzi Unicem. Nuovo massimo storico per Azimut. Pesanti vendite su MPS ed il comparto petrolifero.
Classica seduta ad U rovesciata per concludere una settimana comunque positiva per il nostro indice principale, ma è stata un’ottava molto particolare che non ci rassicura affatto.
Dopo le prime ore di contrattazione, che hanno spinto il nostro Ftse Mib (-0,32%) anche oltre quota 23.700 punti, a prevalere sono state le vendite.
Dagli Stati Uniti dati macro decisamente deludenti hanno consigliato prudenza, anche se ormai non si capisce più se i mercati debbano o meno augurarsi risultati nettamente inferiori al consenso.
Io voglio essere chiaro, personalmente non riesco mai a festeggiare per dati macro negativi, veder scendere la produzione industriale, negli Usa come in qualsiasi altra parte del mondo, significa meno lavoro e maggiori difficoltà economiche soprattutto per la fascia più povera della popolazione, quindi … nulla da festeggiare.
Ma ritorniamo a noi e, come di consueto, concentriamoci sui titoli che hanno maggiormente mosso, in un senso o nell’altro, il nostro indice di riferimento.
Partendo dal best performer di giornata cioè Autogrill (+3,43%) che già alla vigilia aveva mostrato segnali di ripresa, rimane un bilancio decisamente negativo (-3,1%) per l’intera ottava, ma il recupero fa ben sperare.
Torna ad un soffio dai massimi dell’anno A2A (+3,26%) che ha viaggiato decisamente in controtendenza rispetto al settore di appartenenza per merito di una trimestrale che ha battuto decisamente le aspettative degli economisti.
Mostra una forza relativa inaspettata Buzzi Unicem (+2,22%) che si avvicina così a quota 15 euro, un livello che lo scorso anno si è rivelato una barriera, stiamo a vedere cosa accadrà ora.
A seguire altri due titoli in piena saluta, si tratta di Moncler (+2,04%) e soprattutto Azimut (+1,97%) che ritocca per l’ennesima volta il proprio massimo storico, in intraday è stato toccato anche un livello considerato impensabile soltanto ad inizio anno, mi riferisco a quota 29 euro.
Han guadagnato oltre un punto percentuale anche: Prysmian (+1,61%), Terna (+1,17%), Snam Rete Gas (+1,05%) ed Intesa (+1,03%) miglior bancario di giornata in una seduta contrastata per il comparto.
Sul fondo troviamo infatti Banca MPS (-3,62%) il cui aumento di capitale fa veramente paura.
Ma a determinare il risultato negativo di giornata è stato senza dubbio il comparto petrolifero, han terminato la seduta con forti ribassi sia Saipem (-2,83%) che Tenaris (-2,37%), ma non è stata immune dalle vendite anche Eni (-1,74%).
Continua il saliscendi su quota 7 euro di Campari (-1,82%), ma occorre rimarcare che si tratta di un livello davvero stratosferico per il titolo che dall’inizio dell’anno sta mettendo a segno una performance d’eccellenza (+35,7%).
E concludiamo ricordando gli altri titoli che hanno lasciato sul terreno più di un punto percentuale: Stmicroelectronics (-1,38%), Finmeccanica (-1,33%), Enel (-1,27%) e Tod’s (-1,00%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro