Se dovessi citare il proverbio che più mi rappresenta, direi tristemente: megghiu diri chi saccio che diri chi sapìa, che mi dicono avere un gemello inglese in better safe than sorry. Il trionfo della prudenza sull'audacia, della linearità sulle paraboliche. Ma se mi chiedessero di descrivere la mia ragazza ATB (dove TB sta per "The Brain") con una frase, non avrei dubbi, mi basterebbe riportare un detto che lei stessa mi ha insegnato: A pensare male si fa peccato ma si indovina sempre.
Sta calando l'ombra sulla spiaggia in qui siamo soliti andare e ci stiamo godendo gli ultimi riflessi di luce sul mare prima che il sole s'inzuppi come pan di spagna nel rhum. Improvvisamente una ragazza in pieno stile centro sociale sbuca dal nulla per chiedere da accendere ai bagnanti sfoggiando due tettine che mio cugino definirebbe a succhio con tanto di rumore, mentre il ragazzo si mette a suo agio su una sdraio. Due piercing sfavillanti le trafiggono i morbidi noccioli rosa scuro calamitando l'attenzione della spiaggetta. Ne seguiamo tutti un po' le movenze scansionando da testa a piedi la fanciulla che sembra un bel peperino. È quasi ora di prepararsi per la cena e io e ATB ci incamminiamo per andare via. Casualmente sento la ragazza confidare al fidanzato: "Se fino a qualche anno fa mi avessero detto che avrei avuto il coraggio di mettermi in top-less non ci avrei creduto..." e ATB: "Cosa vorrebbe farci credere che i piercing se li è fatti per guardarseli allo specchio?!?" e Io emulando una vocina falsamente pudica: "... poi, da quando l'ho preso in (.) non mi frega più nulla!" E ancora ATB: "nel (.)?! vorrai dire nell'ombelico!?!" Beh, effettivamente la tipografia lasciava intendere anche quello.
Dio li fa e poi li accoppia. Questo è il proverbio che ci accomuna tutti.
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