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C’era una volta Edward Norton, maestro assoluto dei ruoli “doppi”: strepitoso in Fight Club, Schegge di paura, American History X, The Score. E questa fissa da sdoppiamento non gli è mica passata, peccato che i risultati siano ahimé molto lontani da allora. I Fratelli in erba (solito titolo da fumati dei distributori italiani, mentre l’originale Leaves of grass è tratto da Walt Whitman!) sono infatti entrambi interpretati da Norton e non sono solo fratelli, ma addirittura gemelli: professorino precisino perfettino della Ivy League uno, spacciatore e consumatore alla grande di erba nel profondo Sud degli Stati Uniti l’altro. Dopo anni di lontananza i due gemelli diversi si ritroveranno a divagare di nuovo insieme nelle fattanza. Ma se pensate che ciò possa scatenare chissà quali gag comiche, siete fumati pure voi.
Difficile catalogare questo film. Se lo sfuggire alle definizioni per me sarebbe solitamente una cosa positiva, in questo caso ci troviamo più che altro di fronte a un pasticciaccio che non va da nessuna parte, probabilmente perché non sa proprio che pesci pigliare. Come commedia non funziona: non fa ridere, non ha il ritmo giusto, non rappresenta un piacevole intrattenimento come una buona commedia si suppone dovrebbe fare. Nemmeno andando sul sicuro con i già abusati temi della marijuana (L’erba di Grace, Weeds…) e del confronto tra intellettualoidi di città e bifolchi country riesce ad essere molto divertente.Nella seconda parte si scivola così nel dramma, ma in questa direzione il film è del tutto improbabile. Siamo allora nei territori del grottesco, con un esistenzialismo nonsense da fratelli Coen meno ispirati (qualcuno ha detto A Serious Man?). Non a caso il regista “in erba”, già autore del poco memorabile O come Otello, è un attore (di rara bruttezza) visto nel coeniano Fratello, dove sei?Solo che in questo caso viene piuttosto da chiedersi: “Cinema, dove sei?” Un film inutile, sul noioso andante, fallimentarmente pretenzioso, reso guardabile soltanto dalla prova buona (per quanto molto lontana dai suoi vertici) del solito doppio Norton. La prossima volta on the rocks, please.(voto 4,5)
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