(di Eros Puglielli, 1993)
Inizio a guardare Dorme, opera prima del regista romano Eros Puglielli, autore che non conosco e del quale nulla ho visto delle successive produzioni. Inizio a guardare Dorme dicevo. L'impressione a caldo è quella di star guardando il girato del mio vicino di casa che, insieme a un paio d'amici reclutati come attori, s'è messo in testa di farsi il suo film amatoriale più per sfizio che per reale ambizione d'arrivar da qualche parte. La povertà dei mezzi è totale, riprese effettuate grazie a una videocamera Super VHS, quelle con la cassetta dentro tanto per intenderci (siamo nel '93 anche se poi il film ha fatto un veloce passaggio in sala solo nel 2000), tasso di capacità recitativa molto vicino allo zero assoluto.
Parco romano di periferia, un lui e una lei discutono seduti su una panchina. Il momento è imbarazzante, non tanto per i due protagonisti quanto per lo spettatore. Dopo averci girato un po' intorno lei, Anna, scarica lui, Ruggero (Cristiano Callegaro) perché è in cerca di un ragazzo vero, di quelli che la sappiano proteggere, insomma... scarica Ruggero perché lui è troppo basso. La scena è agghiacciante per dilettantismo, ciò nonostante si intuisce come il regista tenti di usare il mezzo in maniera originale, come dietro quell'incipit ci sia anche qualche idea. Il film per fortuna non sarà tutto così nonostante rimanga un esempio di cinema assolutamente amatoriale, non mancheranno però le idee, sia in fase di regia che in quella di sceneggiatura, le evoluzioni nel corso della trama, uno sguardo sulla quotidianità della periferia romana e diversi momenti divertenti.
La pecca più grande (enorme?) di questo film dalla breve durata è quella di mettere davanti alla telecamera attori che attori proprio non sono. La storia ruota intorno al complesso di Ruggero dovuto al suo essere basso (1.60 scarsi), complesso fomentato anche dal di lui padre, e al suo tentativo di riallacciare i rapporti con Anna. Siamo nel 1993 ma sembra di essere in un'epoca ancora precedente, in una preistoria fatta di cabine telefoniche a gettone, di stradoni pieni di Panda, Uno, Renault 4 e Renault 5, di partitelle a calcio in campetti improvvisati che sembrano immondezzai dove gli scontri al vertice sono dati da match tra Palazzoni e Case popolari. A livello visivo, insieme ai tentativi di creare una regia originale in parte anche riusciti visto i mezzi a disposizione, lo sguardo sull'ambiente è forse proprio il più convincente.
Parliamo di un film a budget nullo, di un esordiente giovanissimo, un film che inquadrato in quest'ottica riserva anche qualche bel numero come la presenza dei gemelli Riccio, in realtà un solo e pericoloso scarto di periferia convinto di essere due persone, pessimo elemento con il quale Ruggero ebbe in passato qualche screzio e motivo che gli impedisce di recarsi alle case popolari, luogo dove Anna risiede. Il giovane tenterà la sortita con l'amico Michele, ma all'inizio dovrà accontentarsi di cercare Anna a telefono con l'unico risultato di ottenere dalla madre di lei sempre la solita risposta: "Anna dorme".
Dorme è un film che si può anche fare a meno di guardare, però è un film sicuramente diverso, poverissimo, a tratti divertente, per chi ha voglia di uscire dai soliti confini del mainstream si può pure fare. Alla fine qualche sequenza son quasi sicuro che vi piacerà e il plot non manca di riservare qualche sorpresa indovinata.