(Non riesco ad entrare in Splinder ormai da giorni... da casa. Non so se sia la piattaforma o il mio pc che tenta il suicidio definitivo. Non mi fa entrare nella posta, nè nella homepage della banca, nemmeno nel sito della mensa della scuola... visionare il menù del giorno potrebbe essere pericoloso!
Quindi mi ritrovo a scrivere tramite cellulare. Due giorni di day hospital di Babet e Nanà possono risultare utili per certe cose.
Intanto metto sotto i criceti che ho nel telefono e tolgo le ragnatele che si formano mentre aspetto che il collegamento sia attivo.
Di tempo qui ce n'è...)
Avrei avuto un po' di cosine da fare nel week end...
Sabato mattina esco all'alba con Canterina per spararci qualche oretta sulla Wondermobile: destinazione "in c**o ai lupi".
Per strane visite che questa strana mamma propina a questa strana figlia che stranamente comincia a migliorare strani disturbi vari.
Siamo stranite!
Sulla via del ritorno messaggio da Homo: Babet, che già non stava bene, mira ai 40 di febbre e vuole tornare a casa con mammà... "Se non hai niente da fare..."
Io? Una vita privata? O privata di una vita ogni tanto?
"No, non ti preoccupare, la porto a casa."
Mi son fatta in casa pure giovedì e venerdì.
Però i 40 li tocchiamo quando il medico curante non c'è...
Altre notti di impacchi, prova dell'acetone, dell'addormentarsi con la mano sulla fronte della figlia e del risvegliarsi con la figlia sulla mia di fronte.
Tutta la figlia.
Domenica mattina mi arrivano un po' di messaggi:
"Auguri!" "Buon Compleanno!" "Tanti auguri Wonder!"
Ah, già... me ne ero dimenticata, è oggi.
La casa cammina da sola.
Comincio a fare le pulizie che non sono riuscita a fare nei giorni precedenti mentre Babet è spalmata sul divano che fissa il vuoto.
Nel pomeriggio imbacucco Babet e andiamo a tagliare la torta macrobiotica-esperimento (che poi finirà direttamente nel cestino ma preveggente, avevo fatto anche i muffins al cioccolato...) da Homo con le sorelle.
"Non me la sento proprio di andare, mamma."
"Amore... prometto che ti riporto a casa con me, non ti lascio là... ma anche le tue sorelle ci tenevano a farmi gli auguri e a mangiare la torta con me. Ti ricordi cosa festeggiamo, vero?"
"Sì, lo so. La Festa della Mamma!"
Questa non è la febbre... è stordita di suo.
Lunedì mattina sembra che la febbre abbia deciso di traslocare e non tornare più.
Dopo non aver chiuso occhio anche quella notte mi ritrovo a boccheggiare sul divano accanto a Babet che... non mi ricordo cosa stesse facendo.
"Mamma, ma perchè dormi seduta??"
"No, è una tua impressione. Non sto dormendo, sto pensando intensamente."
"A cosa?"
"Alle cose che devo fare in questa settimana."
"Cosa devi fare?"
"Oggi dentista per Canterina che salta il catechismo perchè ha perso lo stucco e non è un Barbatrucco, riporto Nanà qua a te e la nonna e noi due corriamo anzi, ci teletrasportiamo. Domani Nanà sta a casa perchè è il suo compleanno e i nonni la portano a scegliere il regalo e se non lo fanno domani non lo faranno mai più. Dopo la scuola porto Canterina all'attività settimanale, ho un'ora e un quarto cronometrata per fare la spesa, visto che il frigo è vuoto e tra poco vivremo d'aria e bei ricordi. Tu sei sempre qua con la nonna e Nanà. Poi torno a prendere Canterina, casa, doccia, cena, nanna. Mercoledì Nanà fa la festa all'asilo e devo ricordarmi di portarle le torte e le candeline e ti porto da papà dopo pranzo. Giovedì mattina vi vengo a prendere prima che il gallo canti... tre volte... e porto te e Nanà e pure i pinguini all'ospedale che avete il day hospital tutto il giorno. Venerdì anche, tutto il giorno in ospedale. Sempre che ci tengano là tutte quante, perchè tu hai avuto la febbre e Nanà è piena di macchie da freddo in faccia..."
"Wow! Quante cose che pensi!"
"Ecco, quindi lasciami pensare bene... "
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
"Mamma! Ma adesso quanti anni hai??"
"Trentaquatt... Ah, no! Ora ne ho trentacinque!!! Caspita! Come passa il tempo quando ci si diverte..."