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Scoprire una regione come l’Alentejo non significa solo visitare cittadine, paesi, chiese e monumenti, ma significa anche vivere esperienze uniche. Oggi voglio raccontarvi proprio una di queste esperienze: dormire nella prima Pousada del Portogallo aperta nel 1942. Le “Pousadas de Portugal” sono una rete di strutture di otelleria nate negli anni 40 da un’idea di António Ferro, poeta, drammaturgo e politico. Gli hotel sono ospitati in luoghi storici come castelli, fortezze, palazzi nobiliari, ecc. Proprio tra queste mura storiche, oggi, è ospitato l’Hotel Santa Luzia, un hotel di charme, sofisticato e attento ai dettagli. È il luogo ideale per trascorrere un fine settimana alla scoperta della zona.
L’HOTEL IERI
L’HOTEL OGGI
Grazie all’imprenditore João Simões, che approfitto per ringraziare per la sua simpatia e accoglienza, nel 2013 l’antica pousada rinasce dalle sue ceneri come una fenice con il nome di Hotel Santa Luzia. Un hotel 4 stelle con 26 stanze, un ristorante, un bar e una piscina esterna.
LA NOSTRA ESPERIENZA
Come vi avevo accennato la settimana scorsa (leggete qui) arriviamo ad Elvas, stanchissimi, verso le 20 di un venerdì sera. Veniamo accolti con molta professionalità alla reception. Conclusa la registrazione, ci accompagnano alla nostra stanza, una suite al piano superiore (senza ascensore). Per fortuna la stanza è super riscaldata visto il freddo esterno. Prendiamo il nostro tempo per rinfrescarci e sistemare il bagaglio prima di cena.
LA STANZA
La stanza è molto spaziosa con un’incantevole zona giorno con due comode poltrone di fronte la televisione, un minibar super fornito e una macchina del caffè con 2 cialde in omaggio come benvenuto. Mentre Kévin prepara la macchina fotografica per la cena, io leggo la lettere di benvenuto che troviamo sul letto.
I letti in legno sono separati al centro, ma molto ampi, con una delicata decorazione dipinta a mano, tipica della regione. La pulizia della stanza è eccelsa, così come le lenzuola, l’armadio, con luce automatica che si attiva appena apriamo le porte, e il bagno.
Il bagno è quasi grande quanto la stanza. Decoranto con le mattonelle originali del 1942, dipinte a mano, e accessoriato con tutto quello di cui che avevamo bisogno: prodotti per l’igiene, asciugacapelli, accappatoi, asciugamani e per mia grande sorpresa il bidè. L’ambiente è freddino e l’aria calda della stanza non arriva nel bagno, avete comunque un piccolo scaldino sopra la porta.
Riprese le energie scendiamo a cena, dove ci attende un tavolo prenotato.
IL RISTORANTE
Il ristorante 1942 possiede due sale, la prima per fumatori e la seconda per non fumatori (vedi foto in basso). Quasi tutti i tavoli hanno vista sulla piscina.
Cominciamo la nostra cena con un’offerta della casa, del pane a scelta, olive della regione e un pinzimonio di olio e aceto balsamico.
Visto che non sappiamo cosa scegliere, il menù è veramente invitante, optiamo per una degustazione della casa. Il piatto tondeggiante è un mix di mare e terra, al centro del quale è servito il famoso Bacalhau Dourado (baccalà dorato), ricetta nata nel 1947 proprio tra le mura della cucina di questo ristorante. La ricetta è molto simile al Bacalhau à Braz ma l’ho trovato più secco, forse metterenno meno uova.
Durante la cena più volte abbiamo incrociato João Simões, il responsabile dell’hotel, molto attento ai suoi ospiti. Durante il fine settimana chiacchiariamo piacevolmente con lui più volte. La cena non poteva che finire in dolcezza. Il cameriere arriva addirittura con un carrellino super calorico con una decina di scelte diverse tra frutta e dolci. Ovviamente, scelgo di provare i due dolci tipici della zona: il Pudim de pão (budino di pane) e il Sericaia con le famose prugne di Elvas.
La seconda sera a cena opto per un carril de gambas (gamberi al curry) e proviamo un soté di vongole. Anche stasera c’è una coccola golosa offerta dalla casa.
Dopo cena non volevamo andare già in stanza, così decidiamo di chiacchierare tranquillamente nella sala comune dell’hotel (vedi foto sotto) prima di passare al bar, dove si può fumare purtroppo.
LA COLAZIONE
La sala della colazione è una sala attigua a quella del ristorante con tanto di albero al centro. Il buffet è incredibile, si spazia dal dolce al salato. Ogni mattina, inoltre, ci attende una torta fatta in casa diversa, succo d’arance del giardino, frutta fresca, uova strapazzate, salumi vari. Sono contenta di raccontavi che ho anche trovato, finalmente, il latte di soia tra le opzioni bibite.
Un ringraziamento speciale va al Dr. Ruben Obadia e all’Agência Regional de Promoção Turística do Aletenjo.
HOTEL SANTA LUZIA
http://www.slhotel-elvas.pt
LEGGETE DEL MIO VIAGGIO A ELVAS
lillyslifestyle.com/2016/03/17/alentejo-questo-sconosciuto-prima-tappa-elvas/
INFORMAZIONI SULLA REGIONE
Agência Regional de Promoção Turística
do Alentejo – Turismo do Alentejo
Rua Manuel Batista Reis, N.º 6 – R/C
7570-284 GRÂNDOLA – PORTUGAL
http://www.visitalentejo.pt
[email protected]