Magazine Diario personale

— Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo

Da Silvy56
—   Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo
“L’uomo si vendica perché vede in questo la giustizia. Dunque, ha trovato la causa prima, ha trovato il fondamento, ovverosia la giustizia. Quindi è tranquillo da tutti i lati, e di conseguenza si vendica tranquillamente ed efficacemente, essendo convinto di fare una cosa onesta e giusta. Mentre io qui di giustizia non ne vedo, e anche di virtù non ce ne trovo alcuna, e di conseguenza, se mi metterò a vendicarmi, sarà forse soltanto per cattiveria. La cattiveria, naturalmente, potrebbe vincere tutto, tutti i miei dubbi e, dunque, potrebbe assai efficacemente fungere da causa prima, proprio perché non è una causa. Ma che farci, se non ho neppure cattiveria? Il rancore, in me, di nuovo in conseguenza di quelle maledette leggi della coscienza, è soggetto a decomposizione chimica. Guardi e l’oggetto si volatilizza, le ragioni evaporano, il colpevole non si trova, l’offesa diventa non offesa, ma fato, qualcosa come il mal di denti, di cui nessuno è colpevole, e di conseguenza ancora una volta non resta che la solita via d’uscita, cioè picchiare dolorosissimamente con la testa contro il muro.”

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