C’è così tanto digital text in giro! Blog post, articoli di webzine, eBooks, testi lunghi e corti, testi da cui ti senti ispirato e che vorresti, in qualche modo, fermare: usi Pocket, Evernote, Google Reader… insomma, ‘na vitaccia. Da oggi in nostro aiuto arriva DotDotDot un’app che promette di mettere insieme lettura, condivisione, archiviazione in una un’unica piattaforma social. Ecco cos’è esattamente DotDotDot e come funziona.
DotDotDot: nel cuore di Berlino
Quelli di DotDotDot hanno sede a Kreuzberg, uno dei cuori del divertimento berlinese, a due fermate di U8 da casa mia. Scrivo loro un’email, mi piacerebbe incontrarli. Detto fatto: incontro Thomas Schinabeck (@digitalwaveride su Twitter), uno dei quattro co-fondatori, nella sede di DotDotDot. Sala centrale con decine di computer, un ufficio con scrivania stylish per le faccende burocratiche e il salone, dove nascono le idee più creative. La settimana prossima pubblicherò l’intervista a Thomas nella seconda parte di questo post. Ma torniamo alla domanda iniziale:
Cos’è DotDotDot?
DotDotDot è una free app per browser, iPad e iPhone che permette di gestire off-line un testo importato da eBook o da web (con un occhio al long-form digital content), di commentare ed evidenziare, di archiviare il testo con tag o in curated list, fornendo al tempo stesso una piattaforma social attraverso la quale interagire con altri utenti.
3 funzioni in una sola app:
Gestisci il testo: DotDotDot permette di importare il testo da un sito web, in maniera simile a Pocket, da google reader, da una ricerca web, per esempio, o da un eBook. La lettura, in pagine (paging) – non con lo scrolling – è agile e piacevole. Avvicina l’esperienza di lettura di un blog post a quella di un libro, concetto che trovo molto interessante perché abbatte, in principio, le differenze tra i due tipi di lettura, con conseguenze interessanti – di cui scrivevo qui qualche tempo fa.
Collabora e condivi: una delle frustrazioni maggiori nell’usare Pocket è l’impossibilità di commentare ed evidenziare il testo. Per risolvere il problema, uso Pocket in combinazione con Evernote, con il grosso fastidio di dover continuamente passare da una app all’altra. Con DotDotDot il problema è risolto: una volta importato il testo, è possibile evidenziarlo e commentarlo. La parte social della piattaforma, poi, permette ai tuoi followers di seguire le tue letture e i tuoi commenti e di commentare a loro volta. Attorno a un testo, che sia un blog post, un romanzo o un saggio, si crea quindi una comunità di lettori che, a partire dall’originale, crea un nuovo testo, una sorta di storia della lettura degli user.
Archivia: questa è una delle funzioni più interessanti di DotDotDot. In rete si legge, si consuma un testo, che è già vecchio prima di nascere, sommerso com’è dall’immensa quantità di informazione che si produce ogni giorno. Un testo ha vita breve, che sia un blog post o l’articolo di un magazine online. DotDotDot permette di conservare il testo, di organizzarlo con tags, e di costruire quello che gli sviluppatori chiamano la “reading memory” dell’utente. I testi archiviati poi possono essere raccolti in curated list, delle “playlist di testi digitali”, condivisibili con gli altri utenti.
Partecipiamo allo sviluppo di DotDotDot!
Durante il nostro incontro chiedo a Thomas quando verrà messa a punto la versione finale di DotDotDot. Sorride e aggira la domanda, dicendo che gli piacerebbe rimanere in una fase beta permanente per sperimentare nuove soluzioni che (in)seguano gli sviluppi continui della lettura digitale. Anche perché, continua Thomas, l’idea di collaborare con gli user, sempre più numerosi e disponibili, è entusiasmante.
E allora raccogliamolo l’invito di Thomas: partecipiamo alla sperimentazione e allo sviluppo di DotDotDot, “the ultimate social reading app” e uniamoci a questa piccola comunità che cresce giorno dopo giorno.
Non devi far altro che registrarti e scaricare gratuitamente DotDotDot: questa è la pagina ufficiale, qui il loro tumblr. Divertiti e, se ti va, seguimi, sono qui.
Hai provato DotDotDot? Cosa ne pensi? Quali app usi per le tue letture on- e off-line? Se ti va, condividi la tua opinione nei commenti.
L’immagine del post è un adattamento da un’immagine pubblicata su Design Made in Germany.
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