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Dotto, Vidalita; Paesidapersone; Conchiglie

Creato il 27 novembre 2014 da Chinalski

Parole a confronto

Dótto
Dal latino ductus -us, derivato di ducĕre ‘condurre’.
Anche, antico, dùtto.
Sostantivo maschile.
1. In biologia, canale a pareti proprie che in genere dà passaggio a un liquido organico (linfa, sangue, prodotto di secrezione, ecc.).
dotto stomatico: (botanica) lo spazio frapposto alle due cellule dello stoma, che a guisa di canale permette la comunicazione tra gli spazî intercellulari e l’ambiente esterno e assicura gli scambî gassosi nei due sensi.
Dotto cistico: (anatomia) il canale che collega la vescicola biliare o cistifellea al dotto epatico, cioè al canale, collocato all’ilo del fegato, che raccoglie la bile dai due dotti biliari.
Dotto eiaculatore: (anatomia) canale che nell’apparato genitale maschile serve a convogliare verso l’esterno il liquido seminale.
Dotto pneumatico: (anatomia) canale che fa comunicare, in un gruppo di pesci ossei, la vescica natatoria con l’intestino anteriore o faringeo.
Dotto toracico: il maggiore collettore della circolazione linfatica, che ha origine da un’ampia dilatazione ampollare posta tra i pilastri del diaframma, dal tronco linfatico intestinale e dai tronchi linfatici lombari, che sono considerati sue radici e che gli portano la linfa dell’intestino e della metà inferiore del corpo; percorre tutto il mediastino posteriore accompagnando l’aorta e giunto nel collo si apre nella vena anonima sinistra.

Dòtto
Dal latino doctus, participio passato di docere ‘istruire’, usato come aggettivo.
Aggettivo.
1. Di persona, istruito, informato: Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro e sé non giova, Ma dopo sé fa le persone dotte (Dante).
(comunemente) Che ha acquisito molta dottrina, in senso assoluto o in determinati campi del sapere: è un uomo dotto; dotto in latino, in archeologia, in storia antica.
Come sostantivo maschile: congresso dei dotti; libro per i dotti.
Fare il dotto: darsi arie di sapere molte cose.
Bologna la dotta: così detta per la sua antica tradizione di scuole e di cultura.
2. Di cose, pieno di dottrina: un dotto trattato; commento corredato di dottissime citazioni; o che ha attinenza con la dottrina: dotti studî; con fatiche dotte (Foscolo), fatiche durate per creare opere di erudizione.
In contrapposizione a popolare, per indicare appartenenza alle classi colte o al mondo della cultura: poesia popolare e poesia dotta.
Lingue dotte: le lingue greca e latina o le lingue antiche in genere, anche orientali, in quanto sono soprattutto lingue di alta cultura.
Parole dotte: di solito le parole che vengono alla lingua attraverso la cultura e non per via popolare.
Armi dotte: l’artiglieria, il genio e lo stato maggiore, in quanto richiedono cognizioni scientifiche in chi ne fa parte.

Una (parola) giapponese a Roma

Vidalita [vida’lita]
Voce spagnola, propriamente ‘vita mia’.
Sostantivo femminile invariabile.
(musica) Canzone popolare argentina di tempo lento e carattere malinconico, cantata specialmente con accompagnamento di chitarra.

Paesi da persone

Le isole Falkland, territorio oltremare del Regno Unito, si chiamano così in onore dell’ufficiale di bordo che attraversò lo stretto tra le due isole nel 1690, Anthony Cary, V Visconte Falkland. Falkland, della contea di Falkland, è un paese scozzese.
Il nome delle stesse isole per gli argentini, che le reclamano per la loro nazione, è Malvinas, e deriva da Malouin, che è il nome degli abitanti di Saint-Malo, cittadina marinara della Bretagna, perché avevano colonizzato le isole intorno al 1760. Poiché la città francese prende il nome da san Maclovio, cioè Saint-Malo, arriviamo ad avere due persone per due nomi delle stesse isole.

Grazie a Marco Marcon (ma lui si era fermato al nome Falkland).

Per un pugno di conchiglie

Sesto libro, quarto indizio

E siamo giunti alla terza parte. Cambia il punto di vista di nuovo, ma questa volta si capisce un po’ di più cosa succede: il punto di vista non è di un ritardato mentale, nè di un pazzo squilibrato delirante, ma di un uomo lucido nel suo essere cinico e malvagio. E’ qui che si parla della famiglia che, come diceva quello là, non assomigliava alle altre.


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